Spazio Amnesty

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’impennata globale delle manifestazioni di protesta, motivate da varie rivendicazioni, dalla discriminazione o dalle minacce ai diritti e alle libertà. Le forze di polizia reprimono queste proteste con violenza, utilizzando in modo inappropriato tutta una serie di attrezzature e armi meno letali, in particolare irritanti chimici, proiettili a impatto cinetico e manganelli.


Le armi meno letali sono spray al peperoncino, gas lacrimogeni, proiettili di gomma, dispositivi a proiettili elettrici e persino semplici manganelli. Vengono usate quando un certo grado di forza è necessario e proporzionato, ma dove l’uso delle armi da fuoco sarebbe illegale. Se utilizzate in linea con le leggi e gli standard internazionali sui diritti umani hanno un ruolo nell’applicazione della legge, ma sono spesso impiegate in modo illegittimo, causando ferite gravi che possono cambiare la vita di una persona o addirittura condurre alla morte.


Amnesty International ha documentato l’abuso di armi meno letali contro manifestanti pacifici in tutte le regioni del mondo, compresi il lancio di lacrimogeni direttamente contro i manifestanti, l’uso sconsiderato di proiettili di gomma sulla folla e le percosse di attivisti con i manganelli. Tutte le armi sono potenzialmente pericolose se utilizzate in modo improprio: i proiettili di gomma, ad esempio, hanno causato migliaia di lesioni agli occhi, portando alla totale perdita della vista. In un caso del Cile, lo studente di 22 anni Gustavo Gatica è stato accecato a entrambi gli occhi dopo essere stato colpito al volto da pallottole sparate dalla polizia.


È quindi urgente introdurre controlli globali sul commercio di armi meno letali. Insieme ad altre organizzazioni, Amnesty International si sta mobilitando per un trattato delle Nazioni Unite sul commercio di queste armi che sia legalmente vincolante per gli Stati e che proibisca attrezzature intrinsecamente abusive; che introduca severi controlli commerciali basati sui diritti umani relativamente a tutte le altre apparecchiature.

 

Amnesty International chiede inoltre solide leggi e standard nazionali sull’uso di armi meno letali, comprese revisioni indipendenti delle armi, rigorose linee guida operative, formazione per le forze di polizia, responsabilità e accountability della catena di comando per qualsiasi uso improprio. E, infine, l’accesso immediato all’assistenza medica per le persone colpite, così come un rimedio per le vittime di abusi.

Pubblicato il 

08.03.23
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