L’Autopostale si dirige verso Coira

Sta suscitando una certa apprensione la decisione presa a metà ottobre dall’Autopostale svizzera di integrare – dal primo gennaio 2004 – il Centro regionale Autopostale Ticino-Moesano (Atm) nella Regione Est che riunisce i centri regionali di Coira, San Gallo, Uznach e Triesen. I vertici di Atm e della futura Regione Est/Sud stanno discutendo fra di loro e con la direzione dell’azienda a Berna i dettagli di questa riorganizzazione che non dovrebbe comportare conseguenze negative sul piano occupazionale, ma che suscita comunque qualche inquietudine. I timori sono contenuti in una lettera firmata dal direttore ad interim dell’Atm Sandro Ruch e inviata il 24 ottobre al numero 1 di Autopostale svizzera Daniel Landolf. Nella presa di posizione che ha fatto la sua apparizione negli scorsi giorni agli albi dei conducenti dell’Atm a Bellinzona e a Lugano si legge che la decisione di rivedere la posizione del centro regionale ticinese pone il personale dell’Autopostale Ticino-Moesano «di fronte ad un’ulteriore sfida (dopo quella del licenziamento, a fine giugno, del responsabile di Atm Edy Amonini, ndr)» e ha suscitato «un’evidente preoccupazione per i futuri posti di lavoro». Di fronte a ciò l’Atm ha ritenuto di dover sottolineare la necessità di «assicurare ad Atm una debita autonomia legata alla particolarità del nostro Centro regionale sul piano culturale, politico e linguistico». Cosa ci sia esattamente dietro queste fumose parole non è ancora chiaro. «Non ci saranno cambiamenti sostanziali dal primo gennaio 2004» precisa Sandro Ruch di ritorno, martedì sera, da una riunione con la direzione di Autopostale a Berna. Il responsabile ad interim di Atm non scarta però l’eventualità di «qualche cambiamento» legato in particolare a una «ripartizione differenziata dei compiti» fra il personale ticinese e quello impiegato a Coira nella sede della Regione Est/Sud. In ogni caso la riorganizzazione – che include pure il passaggio delle linee di trasporto pubblico della Calanca e della Mesolcina dall’Atm al centro regionale di Coira a partire dal primo gennaio 2004 – si farà rispettando «l’identità linguistica e culturale dell’Atm» spiega Ruch precisando che «si stanno valutando varie soluzioni» per il personale amministrativo in sovrannumero (35, contro 87 autisti della regia e 17 assuntori) dopo le assunzioni fatte nel corso della gestione Edy Amonini. La sorte che toccherà al personale amministrativo dell’Atm durante il processo di riorganizzazione preoccupa anche i sindacati. In una lettera imbucata giovedì 6 novembre all’indirizzo di Daniel Landolf, Angelo Zanetti del Sindacato della comunicazione e Lorenzo Jelmini di Transfair lamentano il fatto di non essere stati informati e si dicono contrari a una fusione che potrebbe pesare in particolare sul personale amministrativo dell’Autopostale Ticino e Moesano. Intanto, l’Atm attende ancora il nome del nuovo responsabile che con ogni probabilità sarà reso noto entro la fine del mese. Il prescelto fra il pugno di candidati ancora in lizza sostituirà Edy Amonini che, in attesa di entrare in funzione il primo gennaio 2004 quale direttore aggiunto delle Ferrovie e autolinee regionali ticinesi (Fart), continua a ricevere dall’Autopostale il salario pieno di quasi 150 mila franchi (oltre agli assegni per i figli e la tredicesima a fine anno).

Pubblicato il

14.11.2003 01:00
Stefano Guerra
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