Buone notizie per gli indipendenti. La base di calcolo per l’indennità di perdita di guadagno (Ipg) sarà quanto tassato definitivamente a fine anno sul reddito Avs e non sugli acconti del 2019. A vedersi migliorare l’importo dell’Ipg, saranno circa 3’500 persone su 8’500 degli attuali beneficiari nel solo Ticino. La modifica all’ordinanza è stata emessa da Berna lo scorso venerdì. «L’autorità federale, spinta dal volere dare un sostegno economico agli indipendenti nel più breve lasso di tempo possibile, aveva inizialmente stabilito gli acconti 2019 quale base di calcolo per l’indennità alla Cassa Avs» spiega Sergio Montorfani, direttore dello Istituto assicurazioni sociali del Canton Ticino. Ma la fretta è spesso cattiva consigliera. Qui occorre una spiegazione tecnica per chi non conosce il meccanismo. Quando una persona inizia un’attività indipendente, di norma non sa valutare quanto guadagnerà nei primi anni. Prudenzialmente, stimerà un basso reddito. La stima sarà indicata all’Avs, la quale a sua volta formulerà degli acconti da pagare nel corso dell’anno. Generalmente, nel prosieguo dell’attività, l’indipendente migliorerà le proprie entrate, grazie a una rete di clienti ampliata che frutterà maggiori introiti. Conseguendo maggiori entrate, l’indipendente pagherà ben più degli acconti, versando quanto dovuto col conguaglio di fine anno. Questa situazione si ripeterà negli anni successivi. Teoricamente, l’indipendente potrebbe chiedere un adeguamento dei suoi anticipi ma, non essendo obbligato, preferisce pagare tutto a fine anno perché certo del reddito realmente incassato. Anche la Cassa Avs potrebbe adeguare gli importi degli acconti, ma per prassi si preferisce non modificare gli importi, per non correre il rischio di dover pagare gli interessi di remunerazione avendo chiesto degli anticipi troppo elevati. Riassumendo, l’indipendente continuerà a pagare degli anticipi molto bassi, per poi saldare quanto dovuto a fine anno col conguaglio. Ora, come detto, la buona notizia è che l’indennità si baserà su quanto realmente versato complessivamente a fine anno, conguaglio compreso. Ma vi è una seconda buona notizia per i 3’500 indipendenti toccati dal miglioramento. Non dovranno inoltrare un’altra richiesta, perché i funzionari statali della Cassa Avs cantonale procederanno automaticamente a rifare il calcolo coi nuovi parametri migliorativi. Ripetere i calcoli per migliaia di casi prenderà del tempo e le nuove indennità perdita di guadagno rialzate, arriveranno «nei primi giorni di giugno», precisa Montorfani. Nel frattempo però, arriveranno ancora le notifiche delle indennità calcolate col metodo degli acconti per il mese di aprile. «Invitiamo gli interessati, affiliati alla Cassa cantonale Avs, a pazientare e a non sollecitare l'evasione della pratica telefonicamente o via mail, onde agevolare il disbrigo dei ricalcoli e dei relativi pagamenti» aggiunge Montorfani. Chi dovrà invece inoltrare una seconda domanda, sono gli indipendenti che hanno le attività bloccate o limitate dalle misure ancora in vigore per combattere la propagazione del virus, come ad esempio chi lavora nel campo degli eventi. «Più che una domanda, dovranno rispondere alla nostra richiesta di produrre della documentazione a sostegno dei motivi per cui sono fermi». Il 16 maggio dunque, l’Ipg non s’interrompe, ma andrà avanti per chi non potrà riprendere a lavorare per motivi comprovati.
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