Siamo al principio di dicembre, cominciano a sfilare le domeniche dell'avvento e in men che non si dica, tra una cena aziendale, una del club e quella del partito, arriveremo sparati a Natale. Quindi, per favore, cerchiamo di non giungere impreparati all'appuntamento con la festa più scintillante dell'anno. Non voglio parlare di acquisti natalizi, mi rendo conto del rigore che impone la crisi, non sono insensibile. Anzi, lo dico senza remore: occorre tornare ai valori più veri e profondi, bisogna riscoprire un tema legato al Natale più della stella cometa, più del cappone: la carità. Allora vi esorto a un gesto caritatevole: quest'anno a Natale invitate a casa vostra un milionario solo per condividere il vostro banchetto in famiglia. Ve lo immaginate il povero milionario che ciondola abbandonato nei suoi 500 metri quadri di villa e il massimo del suo focolare domestico è accendere il televisore o il forno a microonde? Mentre i poveri se ne stanno accalcati in allegra e calorosa compagnia in qualche ospizio sobrio ma dignitoso. Perché, si sa, agli straccioni ci pensano già le varie associazioni benefiche ma a chi stanno a cuore i milionari, veri reietti della società? Pensate a solitari squali della finanza, senza famiglia, senza amici, qualcuno persino senza patria (capita ai latitanti). Quanto odio intorno a loro, sono veramente gli ultimi. Gente che magari quest'anno ha anche subito lo smacco di vedersi decurtato il suo bonus di fine anno. E c'è più dolore in questo: vedere assottigliarsi il proprio grosso, grasso patrimonio che avere avuto sempre poco e continuare ad avere poco. Guardate che non poche banche, per dire, hanno annunciato che le ristrutturazioni in corso riguarderanno questa volta anche i piani alti. Un cataclisma, è la fine del mondo come lo abbiamo sempre conosciuto! E manager che hanno sacrificato anche i loro affetti privati al lavoro, agli affari ora sono lì soli senza nessuno che gli regali una cravatta di seta, una bottiglia di brandy invecchiato. È tristissimo. Accoglietene dunque uno in casa vostra. Non c'è nulla di contrario allo spirito dei Vangeli in questo, in fondo anche Gesù bambino ha accettato i tre nababbi orientali attorno alla sua culla e d'altro canto nel racconto biblico si sottolinea che quelli non sono arrivati a mani vuote. Ma anche il vostro riccastro saprà ricompensarvi dell'affetto che gli mostrate. Vi darà tanti buoni consigli gratuiti su come investire la vostra tredicesima (dai che quest'anno ve l'hanno ancora concessa) in un fondo altamente speculativo valutato con una tripla C. Però bisogna riuscire a guardare avanti, al futuro, e vedi mai che il vostro milionario adottivo non pensi a voi in sede di testamento, potrebbe decidere di lasciarvi tutto un giorno. Tutto quello che non avrà sperperato in escort ed escargots (soprattutto nelle prime). O forse no, in fondo l'unico ad avergli sempre dimostrato un sincero affetto è stato il suo criceto ed è giusto che rimanga l'erede unico. Buon Natale. |