Quali regole per il certificato medico?

Discutendo fra amici ci siamo accorti che ci sono regole diverse per stabilire da quando un lavoratore deve esibire un certificato stilato dal medico curante. Soprattutto abbiamo discusso se ci sia o meno un obbligo di dimostrare attraverso un certificato medico di essere inabile al lavoro.

Sì. La regola generale sull'onere della prova dell'art. 8 del Codice civile (Cc) stabilisce che sono i lavoratori che devono dimostrare di non poter fornire la prestazione lavorativa senza loro colpa e per motivi inerenti la loro persona. La maggior parte dei contratti di lavoro pone pertanto l'esigenza dei certificati medici. Quest'obbligo può però anche essere contenuto in un Contratto collettivo di lavoro (Ccl). Se lei non si presenta al lavoro senza esibire un certificato medico, il datore di lavoro può allora ritenere che lei sia abile al lavoro. Questo lo legittima a rifiutarsi di ottemperare al suo obbligo di versare il salario. In linea di principio il suo datore di lavoro ha il diritto di pretendere un certificato medico fin dal primo giorno di impedimento al lavoro. E questo anche nel caso in cui nel suo contratto non sia espressamente previsto, ma nemmeno escluso. Esigerà il certificato ad esempio quando vi saranno dubbi sulla credibilità del suo impedimento a lavorare. In base alla nostra esperienza possiamo dire che nei contratti di lavoro o nei Ccl di regola si pretende un certificato medico a partire da un'assenza di due o tre giorni.



Il salario non mi viene versato: che fare?

È già il secondo mese di fila che non ricevo lo stipendio. Ho chiesto una spiegazione al mio capo. E gli ho chiesto di impegnarsi a versarmelo entro un certo termine. Ma lui non mi ha saputo dare una spiegazione convincente. Devo accettare questa situazione e continuare a lavorare senza ricevere lo stipendio?

No. Se il suo datore di lavoro non versa lo stipendio entro il termine stabilito contrattualmente si trova automaticamente in mora. In questo caso come lavoratrice o lavoratore lei può ricorrere a diverse misure. È stato per molto tempo controverso se per il mancato versamento del salario il lavoratore potesse semplicemente rifiutarsi di lavorare. Il Tribunale federale ha infine deciso che i lavoratori possono rifiutarsi di lavorare fino a quando non siano stati versati tutti i salari arretrati. E questo anche nel caso in cui nel frattempo venga di nuovo versato l'intero salario. Il lavoro non prestato per questa ragione poi non dev'essere recuperato. Prima però di sospendere il lavoro dovrebbe sempre inviare un richiamo scritto. E stabilire un breve termine per il versamento del salario mancante. Per la mora nel pagamento la sua ditta le deve versare gli interessi di mora e se del caso anche un risarcimento danni. Se la sua ditta è diventata insolvente, allora il contratto di lavoro può essere sciolto senza alcun termine di preavviso nel caso in cui per le sue pretese derivanti dal rapporto di lavoro non sia stata fornita in tempi brevi alcuna garanzia. Anche in questo caso la garanzia dev'essere richiesta in forma scritta. Come ulteriori possibilità può avviare una procedura esecutiva o una causa giudiziaria per ottenere il versamento dello stipendio.

Pubblicato il 

08.07.11

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