Il suo nome è Morgane

Come nasce un personaggio a fumetti? È frutto dell’idea di un singolo o di più persone? E ancora: tutto avviene per caso oppure si tratta di un progetto studiato a tavolino? La storia che sto per narrarvi ha avuto inizio in un brumoso pomeriggio autunnale dello scorso anno e servirà, almeno in parte, a rispondere alle domande di cui sopra. Fu appunto in quella grigia giornata di novembre che incontrai Lola Airaghi, una delle più talentuose disegnatrici di fumetti, per definire con lei un progetto che prevedeva un omaggio grafico a Corto Maltese, il celebre eroe di Hugo Pratt. Il tutto rientrava in un programma più vasto relativo all’edizione di Manorfumetto svoltasi nello scorso ottobre a Lugano. «Avrei un’idea in testa», mi disse Lola, «che potrei ben sviluppare in disegno. Mi manca però l’appoggio di un testo che dia credibilità all’insieme. Cosa ne pensi di dar vita ad una ragazza giovane, bella, avventurosa, che possa identificarsi con la figlia di Corto Maltese?». Una proposta davvero entusiasmante, non c’è che dire, ma che nascondeva al suo interno insidie a non finire. Una sfida a tutto campo che ci impegnò a lungo, me e Lola, in un lavoro di studio e affinamento che alla fine ha portato alla realizzazione di questo nuovo personaggio che, almeno nelle nostre intenzioni, avrebbe dovuto esaurirsi in una breve storia autoconclusiva. Le cose, invece, si sono evolute in tutt’altre prospettive, come si vedrà più avanti. Facendo un passo indietro, dirò che la messa a punto del character è partita dalla premessa di dare veridicità al fatto che Corto Maltese avesse potuto avere una figlia. Era infatti inimmaginabile poterla proporre così, di punto in bianco, facendola apparire dal nulla. L’ira rabbiosa dei numerosi fans di Corto ci avrebbe travolti! La mia ricerca spaziò quindi su tutto il ciclo del Maltese (29 avventure per centinaia di pagine) per trovare un aggancio di una certa credibilità. Lo trovai in Favola di Venezia, 24.esima avventura della serie, dove Corto viene accolto e curato in casa di Louise Brookszowyc, ideata da Pratt con le fattezze dell’attrice americana degli anni ’30 Louise Brooks. Fra i due ci fu certo del tenero se tre avventure dopo, per l’esattezza in Tango, Corto Maltese si reca appositamente a Buenos Aires per rintracciare Louise e la sua bambina di tre anni. La conclusione della vicenda è amara perché Corto apprenderà che Louise è morta, riuscendo però a salvare la bambina. Anche se quest’ultima non apparirà mai nel racconto disegnato, c’è molto più dell’ombra del dubbio sulla sua paternità. Localizzata così la nascita, ne è seguito poi un iter tra il realistico e il fantastico, sulle tracce prattiane. Ecco così svilupparsi una vita propria per questa ragazza, idealizzata sui 27-28 anni, fisico asciutto e longilineo, capelli ricci e scomposti, viso dall’ovale delicato, sguardo intenso e ammaliatore. Come tocco finale è vestita come suo padre e, come lui, porta un orecchino d’oro all’orecchio sinistro e fuma i suoi stessi sigarilli profumati. Tutte indicazioni trasmesse in seguito a Lola Airaghi per la costruzione grafica del personaggio. Come ambientazione, e non poteva essere altrimenti, gli esotici scenari dei Mari del Sud, dove al comando della sua goletta “Vanità Dorata II” fa la spola fra le isole Sottovento. In quanto al nome, ho pensato di chiamarla Morgane, proprio come la figlia di 5 anni di Lola Airaghi. Come storia unica e autoconclusiva poteva bastare, mi sono detto, e d’accordo con la disegnatrice così è stata pubblicata, quasi come un gioco senza pretese. Senonché la sorpresa è giunta di lì a poco, quando a Manorfumetto, in occasione degli incontri della Airaghi con il pubblico, furono davvero tantissimi a richiedere un disegno di questa nuova eroina, con un seguito di lettere e missive via E-Mail, tutte vertenti sul medesimo tenore: dare un seguito a Morgane, la figlia di Corto Maltese. Che fare ora? I quesiti legati ad una eventuale prosecuzione sono molti e assai diversi, a partire dagli aspetti creativi. La Airaghi è impegnata con un contratto che la lega alla Sergio Bonelli Editore per il personaggio di Brendon, con tempi stretti di consegna e con poco tempo a disposizione per altri progetti, come potrebbe appunto essere quello della nuova eroina. Ma se anche fosse possibile trovare qui una soluzione, quale il modo migliore per proporre la figlia del Maltese? Nella classica resa fumettata a vignette? Ma meglio sarebbe forse una versione scritta con testi in prosa e illustrazioni accompagnatorie. Ma altri scogli perigliosi per la navigazione della goletta di Morgane potrebbero rivelarsi i vari copyright ai quali è sottoposto il personaggio di Corto Maltese, i cui diritti sono proprietà della Cong Sa di Losanna (una fondazione voluta da Pratt) e delle edizioni Lizard di Roma (che pubblica in esclusiva i suoi libri in edizione italiana). Sono queste ragioni, e altre ancora non elencate qui, che rendono difficile e incerto il futuro di Morgane per cui, almeno per ora, non mi resta che lasciare con la frase di prammatica nei fumetti: l’avventura continua: riuscirà Morgane a sopravvivere?

Pubblicato il

05.12.2003 05:00
Antonio Carboni