Tutto il Ticino si stringe attorno al sedicente candidato al Consiglio federale Fulvio Pelli. Noi no. Perché abbiamo letto sul Tages Anzeiger un’intervista in cui il sedicente candidato parla dei suoi rapporti con la Lega. “La Lega è un movimento di protesta, e quando la gente protesta ha sempre un motivo, che bisogna provare ad analizzare”. E siccome sia la Lega che il sedicente candidato sarebbero, dicono loro, contro la partitocrazia, ecco che fra di loro “è nato un dialogo che ha reso possibili anche dei patti utili, ad esempio nella politica fiscale”. Concretamente: la Lega ha prodotto una riduzione dell’imposizione fiscale delle imprese del 3 per cento laddove i liberali avevano fallito con una riduzione dell’uno per cento. Risultato: sgravi fiscali alle banche per 150 milioni all’anno, sgravi che il Ticino paga con i tagli del preventivo 2004. Se questi sono gli “utili patti” che il sedicente candidato Pelli sa concepire, noi non ci uniremo al coro di lamentazioni per la sua non elezione il prossimo 10 dicembre: perché l’italianità sa offrire molto di meglio alla Svizzera. |