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I vizi del Cavaliere e l’indulgenza degli italiani

di

Dino Nardi
Ormai da troppo tempo siamo abituati a non farci  più sorprendere dal presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi. Dalle sue pendenze con i giudici che si trascinano, e nascono in continuazione, ormai da diciassette anni, al suo prendere in giro gli italiani con le tante promesse elettorali,  non mantenute. Che dire, poi, delle sue senili debolezze per le donne, sempre che siano, ovviamente, giovanissime e di bella presenza, una vera ossessione per lui come denunciò pubblicamente la sua stessa moglie Veronica Lario. Che dire, ancora, della sua vita privata, con le sue notti trascorse a Palazzo Grazioli a Roma, a Villa Certosa in Sardegna, a Villa San Martino ad Arcore all'insegna dell'allegria e del sesso, secondo quanto ci raccontano i media pubblicando e mandando in onda registrazioni telefoniche anche di qualche prezzolata prostituta. Che dire, infine, dell'abitudine del capo del governo Berlusconi di far partecipare, ed a quale titolo, alcune sue graziose giovani dame di compagnia a cene ufficiali a Villa Madama (Noemi Letizia), oppure addirittura a riunioni del consiglio dei ministri che nel 2008 si sono svolte eccezionalmente a Napoli (le gemelle Imma ed Eleonora De Vivo). Senza dimenticare i suoi monologhi (da venditore-predicatore dell'elisir di lunga vita dei vecchi film western) nelle reti televisive più compiacenti,  oppure le sue frequenti ed incivili incursioni telefoniche nei programmi tv in cui viene criticato l'operato del suo governo o lui stesso per le sue vicende personali (da "Anno Zero" di Michele Santoro a "Ballarò" di Giovanni Floris, da "Porta a Porta" di Bruno Vespa allo stesso "L'Infedele" di Gad Lerner). A testimonianza che, pur essendo il premier indiscusso di una formazione politica ed a capo del governo, vuole fare pubblicamente le sue prediche evitando, sempre e comunque, un qualsiasi confronto e dibattito specie con chi la pensa diversamente da lui!
Ebbene, tutto questo ormai non può più sorprendere nessuno, neppure gli italiani all'estero. Tuttavia quello che invece sorprende, ed in maniera negativa, è il comportamento di tantissimi italiani (pure in Svizzera) che, purtroppo, non solo si sono assuefatti alle promesse da marinaio del presidente del consiglio ed anche al suo comportamento estremamente gioioso e "puttaniere" (come lui stesso ebbe a definirsi una volta), ma addirittura in molti (pure in Svizzera) lo difendono arrivando addirittura ad invidiarlo. Anche quando viene accusato di comportamenti (sia pure tutti da provare) poco nobili, per usare un eufemismo, come sta avvenendo in questi giorni in cui il capo del governo si trova coinvolto nella bufera del "caso Ruby". Con genitori e fratelli di giovani donne, intercettate da alcune registrazioni telefoniche, che, invece di indignarsi di fronte all'eventualità che una loro familiare, frequentatrice di Villa San Martino, possa avere una storia con un settantaquattrenne (sia pure straricco), rispondono senza alcuna titubanza ai giornalisti e davanti alle telecamere: "magari!". Al che a qualsiasi persona normale, cresciuta ed educata in una famiglia normale, cadono veramente le braccia di fronte a tanto squallore. Ma evidentemente sono in pochi, troppo pochi, a pensarla così. Altrimenti non si spiegherebbe, tra l'altro, come sia possibile che, dai sondaggi tra gli italiani, il cavaliere e la stessa sua formazione politica non abbiano subito un crollo nei consensi a seguito di questi incredibili fatti di cronaca. Fatti di cronaca che, però, nel mondo mettono alla berlina l'Italia ed autorizzano i peggiori sberleffi  nei confronti degli italiani. Ed i primi a pagarne le conseguenze sono proprio gli italiani che vivono all'estero.  

Pubblicato

Venerdì 25 Febbraio 2011

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