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I comunisti corrono soli
di
Fabia Bottani
La marcia verso le elezioni cantonali 2007 è entrata nel vivo con le prime liste di Governo che fanno capolino, con le prime scommesse sui candidati, con le prime "azzuffate" e le prime avvisaglie per il Gran consiglio. A sinistra, l'Mps ha già dato forfait per il Consiglio di Stato – attraverso un comunicato stampa –, così come il Partito del Lavoro preferendo concentrarsi per il Parlamento. Tra il Ps e i Verdi, invece, le acque si sono agitate dopo le affermazioni della scorsa settimana di Alessandro Boggian che non disdegnerebbe affatto sostenere Sergio Savoia sulla lista socialista per il governo (grazie alla sua lotta all'inceneritore di Giubiasco) o, addirittura, iscriverlo sulla propria. I diretti interessati per ora tengono le bocche cucite più che mai. I nodi saranno sciolti martedì prossimo. Più avanti, si parlerà anche di liste per il Gran consiglio. Tra i partiti "minori", per ora in ombra, quello del Lavoro che si prepara per il Parlamento. Per capire come abbiamo incontrato l'ex presidente Fausto Gerri Beretta Piccoli e il presidente Gianluca Bianchi.
Nelle votazioni di aprile avete deciso di scendere in campo per il Gran consiglio da soli, senza aspettare la risposta dell'Mps che era tra gli alleati più probabili.
Bianchi
All'interno del nostro partito c'è effettivamente stata una discussione che ci ha portato a chiedere un incontro con l'Mps. La loro risposta doveva arrivare domenica scorsa ma così non è stato. Ma il fatto non deve sorprendere. Da loro come da noi penso vi erano delle reticenze interne. È evidente che se ci sono due movimenti che hanno sempre lavorato a stretto contatto è facile fare un'alleanza. Nel nostro caso in questi quattro anni non abbiamo lavorato molto insieme limitando il tutto a dei contatti e incontri saltuari, ma nulla più. Inoltre dobbiamo tener presente che sia il Pdl, sia l'Mps sono sezioni cantonali di strutture più vaste: ognuno di noi è legato a sezioni nazionali e internazionali differenti e c'è probabilmente anche un modo diverso di lavorare. In ogni caso, alla base di un'alleanza ci deve essere fiducia reciproca e probabilmente questo elemento manca tra noi e l'Mps.
Vi erano altre opzioni possibili?
Beretta-Piccoli
Si è fatto avanti il partito umanista di Werner Nussbaumer. Con loro ci incontreremo comunque.
I verdi?
Bianchi
Non ci hanno mai contattato e quando parlavano di alleanze intendevano entrare in alleanze più grandi che per noi sarebbero pericolose sia dal punto di vista politico, sia identitario.
Sarà dunque marcia solitaria.
Bianchi
Per noi è importante questa volta prendere questo rischio proprio per mettere alla prova e far conoscere un partito che abbiamo voluto far rinascere in un momento in cui era più probabile il contrario.
Quale volto avrà la vostra lista?
Bianchi
Sicuramente compariranno buona parte dei membri di comitato e degli indipendenti. Ma anche forze che vengono da fuori e che nessuno si immagina, addirittura si prevedono dei liberali.
Donne?
Beretta Piccoli
Ce ne sono, ma non abbastanza. Molte sono appena state assunte da un nuovo datore di lavoro o hanno iniziato un apprendistato e quindi hanno paura di ripercussioni mettendosi in lista.
Puntate al secondo seggio?
Bianchi
Di sicuro puntiamo a riconfermare il granconsigliere e stiamo facendo i salti mortali per riuscirci. Più che altro speriamo che tra otto anni si possa creare all'interno del Gran Consiglio un gruppo alla sinistra del Ps. Ma ora è inutile fare grandi calcoli elettorali: la partita la giocano gli elettori. La mia speranza è che ci siano tanti giovani in Gran consiglio. Se ci sarò anch'io, tanto meglio.
La lista apartitica vi sarà di aiuto?
Beretta Piccoli
Penso ci possa aiutare: da un lato perché vi sono ancora timori a votare una scheda comunista.
Bianchi
Dall'altro, perché in Ticino tantissime persone non votano dato che non vogliono votare un partito preferendo votare una persona. Tuttavia occorrono tanti voti per fare un voto di lista: nostro compito sarà quello di raggiungere il quorum necessario.
Veniamo al programma da voi previsto per i prossimi quattro anni.
Bianchi
Vogliamo concentrarci su quattro punti chiave: la persona, l'economia, la società e l'ambiente. Punti da sviluppare, per la prima volta, attraverso gruppi di lavoro interni al partito. Puntiamo in particolare all'istituzione di un tribunale del lavoro, ad aiutare gli apprendisti, ci concentreremo sulla famiglia, l'autogestione e porteremo anche avanti la tematica della laicità dello Stato e la lotta contro l'inceneritore. Il tutto lavorando con organizzazioni presenti sul terreno con cui già collaboriamo da quattro anni.
Beretta Piccoli
Centrale per noi sarà concentrarsi sui problemi veri evitando le lotte di quartiere come troppo spesso ancora accade in Ticino. Lotteremo affinché lo Stato sia più presente sulle problematiche sociali che toccano la gente facendo in modo che in Gran consiglio non ci sia più gente disposta a lottare soltanto per i propri interessi e non quelli della popolazione.
In Consiglio di stato voi non ci sarete ma cosa vi aspettate di vedere in governo?
Beretta Piccoli
Io vedo un Consiglio di stato con due rappresentanti della sinistra, possibilmente con Manuele Bertoli e Mario Branda, ma non sarà così. Non escluderei Marina Carobbio ma ora ha probabilmente altre ambizioni. Su Patrizia Pesenti ho qualche riserva: da un lato è brava, mentre dall'altro penso dovrebbe mettere tutto meno sul piano personale e più sul piano collettivo. Sostanzialmente vorrei che il Governo imparasse a portare avanti un progetto a lungo termine e non limitarsi a dei progetti annuali.
Bianchi
Inutile ora fare nomi. Dal momento che il Pdl intende dare un'indicazione di voto, vorrei prima sentire cosa i candidati pensano dei temi che a me stanno a cuore. Personalmente mi piacerebbe votare una casalinga, un operaio o uno studente: una persona che sappia rappresentare al meglio i problemi della popolazione, che conosca sulla propria pelle questi problemi.
Pubblicato il
20.10.06
Edizione cartacea
Anno IX numero 42
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