Sanità
27.09.2023

Farmaceutica, casse malati, ordine dei medici e cliniche possono contare su parlamentari influenti per bocciare le misure contro i costi inutili

di 

Francesco Bonsaver

La (nuova) stangata è servita. I premi dell’assicurazione malattia saliranno mediamente dell’8,7% a livello nazionale, del 10,5% in Ticino, l’aumento più elevato tra i cantoni. Negli anni, i vari tentativi di ridurre i costi della sanità elvetica sono puntualmente naufragati in Parlamento. “Merito” dei veti incrociati di farmaceutica, casse malati, ordine dei medici e cliniche private, che possono contare su diversi parlamentari influenti a libro paga.

Torna su

L'editoriale
14.09.2023

di 

Claudio Carrer

Le lavoratrici e i lavoratori, le famiglie e i pensionati di questo paese fanno sempre più fatica a far fronte alle spese correnti mensili, perché il costo della vita aumenta continuamente mentre i salari sono fermi al palo, anzi diminuiscono in termini reali. Complice l’attitudine di un padronato che usa i suoi profitti per ingrassare manager e azionisti ma non per aumentare i salari e adeguarli al rincaro. Tra un paio di settimane ci verrà comunicata una nuova, ennesima stangata sui premi per l’assicurazione malattie, che nel 2024 si prevede aumentino di un altro 10 per cento: una situazione sempre più insostenibile, ma di cui la politica se ne lava semplicemente le mani rifiutando ogni misura tesa ad alleggerire questo pesante fardello sulle spalle dei cittadini. Sono due considerazioni ormai quasi banali perché descrivono una situazione che ciascuno può misurare sulla propria pelle, ma che vanno ribadite. Perché non ci si può rassegnare. E tutto questo non può durare in un paese con i mezzi e la ricchezza della Svizzera. C’è urgenza di agire.


Ultime rubriche

Affari nostri

I nuovi spioni

di 

Serena Tinari
La mano invisibile

Quei partiti e l’America

di 

Silvano Toppi
Dietro lo specchio

Il rischio di fare la fine delle rane bollite

di 

Ferruccio D'Ambrogio
Assicurazioni sociali
27.09.2023

di 

Mattia Lento

Non ci si aspettava davvero una partecipazione così alta e sentita. Eppure, oltre 1.200 persone, durante il caldo pomeriggio di lunedì 25 settembre, hanno deciso di recarsi a Berna per celebrare e difendere uno dei capisaldi della sicurezza sociale elvetica.

Si tratta ovviamente dell’Avs, il primo pilastro, il più equo, il più sociale, che restituisce di più rispetto ai contributi versati nel corso della vita a oltre il 90% della popolazione pensionata.

Sanità e politica
22.09.2023

di 

Raffaella Brignoni

Si sentono come dei soldati al fronte o si paragonano a robot fagocitati in una catena di montaggio.

Sono i primi risultati dello studio lanciato da Supsi e Unia sulle condizioni del personale di cura e presentato nei giorni scorsi a Berna. Una situazione estremamente critica che si ripercuote sui dipendenti e, per riflesso, sul benessere dei residenti nelle case per anziani. Un problema che riguarda la società nel suo complesso, cui vanno trovate risposte urgenti: porre le persone al centro, finanziamenti equi e no a profitti speculativi. Unia si prepara alla mobilitazione.

Colletti sporchi
20.09.2023

di 

Federico Franchini

Il colosso delle materie prime Glencore International AG ha pagato un risarcimento di 27 milioni di franchi al Ministero pubblico della Confederazione (MPC). È quanto emerge da un decreto d’abbandono parziale firmato lo scorso 15 maggio dalla procuratrice federale Yvonne Ramjoué Wicki di cui abbiamo ottenuto copia di recente.

Accordi Ue
19.09.2023

di 

Raffaella Brignoni

«L’Accordo della libera circolazione delle persone ha portato benessere alla Confederazione». Lo dice la Seco, la Segreteria di Stato dell’economia, ma c’è chi non è completamente d’accordo con le conclusioni del rapporto. Sergio Rossi, dell’Università di Friborgo: «L’impatto sull’economia è stato a macchia di leopardo: ha certamente permesso di aumentare il Pil, ma dall’altra parte ha consentito alle imprese di esercitare una pressione al ribasso sui salari di molte persone residenti in Svizzera, che hanno perciò dovuto ridurre il loro tenore di vita».

Manifestazione 16 settembre
14.09.2023

di 

Raffaella Brignoni

Per Berna sembra andare tutto bene: il benessere della popolazione negli ultimi venti anni è aumentato. Punto, fine. Un benessere che, fra rincari, cassa malati e salari fermi al palo, non tutta la società percepisce. Abbiamo chiesto a Sergio Rossi, professore di macroeconomia ed economia monetaria all’Università di Friborgo la sua opinione: «No, l’aumento del benessere, è stato ad appannaggio della classe benestante, ma non certo del ceto medio il cui potere d’acquisto è fortemente toccato al ribasso. Anzi, non è mai stato così basso».
Per questo l’Unione sindacale svizzera (Uss) sabato 16 settembre a Berna scenderà in piazza per un maggiore potere d’acquisto, ossia per una compensazione coerente del rincaro. Per un aumento dei salari e delle pensioni.

Diseguaglianze sociali
14.09.2023

di 

Francesco Bonsaver

I ticinesi avrebbero un migliaio di validi motivi in più per partecipare alla manifestazione di domani a Berna promossa dall’Unione sindacale svizzera sulla perdita del potere d’acquisto e aumenti salariali. Per la precisione, 1.158 motivi. A tanti franchi corrisponde infatti la differenza tra il salario mediano ticinese e quello svizzero, ci insegna l’ultima Rilevazione svizzera della struttura dei salari del 2020. Se guadagni meno degli altri, l’impatto dell’aumento generalizzato dei prezzi sarà ancor più devastante.  



Reportage
14.09.2023

di 

Federico Franchini

Nell’ultimo ventennio la Lombardia ha trasformato parte del suo tessuto produttivo diventando uno dei più importanti centri logistici europei. Un fenomeno che ha trasformato il paesaggio e il territorio. A margine dei grandi assi autostradali, laddove c’erano le industrie o i campi agricoli, sono spuntati come funghi giganteschi capannoni. Tutto ciò ha generato una serie di  problemi: traffico, peggioramento della qualità dell’aria, consumo di suolo. Tra i protagonisti di questo boom vi è anche Akno, leader sul mercato dell’immobiliare logistico nel Nord Italia, la cui casa madre si trova a Lugano. Di recente, il gruppo ha espresso la propria volontà di costruire un nuovo gigantesco “business park” all’interno di un parco agricolo protetto a sud di Milano. Un progetto controverso, che sta suscitando grande dibattito e preoccupazione. Per saperne di più siamo andati a vedere sul posto.

Cinema
14.09.2023

di 

Mattia Lento

Il film, nella versione italiana, s’intitola Manodopera. Mentre Interdit aux chiens et aux Italiens (Vietato ai cani e agli italiani) è il titolo originale tratto dalle famigerate scritte presenti all’esterno dei locali in diversi paesi europei, compresa la Svizzera. Alain Ughetto, cineasta francese pluripremiato, ha scelto di raccontare la storia della propria famiglia attraverso il cinema d’animazione e la tecnica dello stop motion. La narrazione si svolge come un dialogo tra lui, in carne ed ossa, e il pupazzo della nonna Cecile, morta quando il nipote aveva 12 anni. È proprio la nonna a raccontare al nipote il percorso che ha portato gli Ughetto dalle montagne del Piemonte, sotto il Monviso, fino alla Francia, passando per il Canton Vallese.  Il film debutta il 20 settembre nelle sale svizzere.

Italia
14.09.2023

di 

Loris Campetti

“Se dico treno buttatevi da quella parte”. Eccolo, il salvifico sistema di sicurezza per proteggere la vita dei manutentori delle ferrovie, gli operai che lavorano sui binari. Peccato che quel treno che movimentava vagoni andasse a 160 chilometri orari, troppo veloce perché il delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana) potesse avere il tempo di gridare ‘treno’ ai cinque operai che stavano mettendo in sicurezza sette metri di rotaia.

Altri sguardi
14.09.2023

di 

Gianni Beretta

Quella mattina andai da lui a La Moneda per chiedergli un’arma, perché ero malvista e mi sentivo minacciata nel quartiere della borghesia capitolina dove vivevo; non avevo alcuna intenzione di fare la fine di una pollastra. Mi rispose che non ne aveva e che sarebbe stato forse meglio che tornassi a stare da loro. Non l’avevo mai visto così: teso, emaciato, tremendamente solo...».

Lavoro & Dignità
11.09.2023

di 

Francesco Bonsaver

Un approccio critico per capire le cifre e la reale posta in gioco sul futuro pensionistico di migliaia di ticinesi. Fedele al suo ruolo primario di informare, l’associazione Erredipi (Rete per la difesa delle pensioni) ha voluto illustrare mezzo stampa ai 17mila dipendenti pubblici cantonali e comunali affiliati all’Istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct) quanto stiano decidendo sulle loro pensioni. E lo fanno rivelando cifre «mai state svelate al grande pubblico».

Manifestazione 16 settembre
06.09.2023

di 

Raffaella Brignoni

L'economia va bene, le industrie fatturano a pieno regime, la disoccupazione è bassa, ma gli stipendi diminuiscono, mentre i costi esplodono e la popolazione stringe la cinghia per i costi di cassa malati, affitti, energia, trasporti. Conclusione? In Svizzera mai il potere d’acquisto è stato così debole, tanto da mettere in difficoltà sempre più cittadini. Per questo l'Unione sindacale svizzera organizza per sabato 16 settembre una grande manifestazione a Berna per chiedere l’aumento di salari e pensioni! 

 

Colletti sporchi
04.09.2023

di 

Federico Franchini

Oggi, 5 settembre 2023, si apre in Svezia il processo contro due ex dirigenti della società petrolifera Lundin Energy (oggi Orrön Energy). L’ex presidente e azionista di maggioranza Ian Lundin e l'ex amministratore delegato, lo svizzero Alex Schneiter sono accusati di "complicità in crimini di guerra" in Sudan tra il 1999 e il 2003. Entrambi basati in Svizzera, i due avrebbero chiuso un occhio sulle azioni del regime di Omar Bechir per assicurarsi l'accesso ad un giacimento di petrolio. Le decisioni incriminate presenti nell’atto d’accusa sono state tutte prese a Ginevra. Secondo le parti civili, le esplorazioni petrolifere effettuate dal gruppo Lundin nel Sudan meridionale alla fine degli anni novanta hanno scatenato una guerra civile che ha causato migliaia di morti, lo sfollamento forzato di quasi 200.000 persone e numerosi casi di stupro e tortura. I due top manager sono i primi dirigenti d'azienda a essere processati con l'accusa di complicità in una flagrante violazione del diritto internazionale dal 1945.

Studio di Unia
01.09.2023

di 

Claudio Carrer

I top manager delle grandi aziende continuano a incassare bonus da capogiro e l’azionariato ad approfittare di generosi dividendi. A pagarne il prezzo sono i lavoratori, in particolare quelli con le remunerazioni più basse. Lo confermano i dati sul divario retributivo in Svizzera nel 2022 contenuti in uno studio del sindacato Unia.

Italiani in Svizzera
01.09.2023

di 

Mattia Lento

La mostra al Museo nazionale di Zurigo, intitolata "Italianità. Esperienze della Svizzera", è una dedica alla cultura italiana "autoctona", quella del Ticino e dei Grigioni, e a quella "importata" della Svizzera, ovvero quella della grande emigrazione e della diaspora italiana. Inaugurata lo scorso 14 luglio e visitabile fino ad aprile 2024, la mostra offre uno sguardo sulla storia contemporanea della Svizzera attraverso testimoni diretti. Gemma Capone, ex operaia, è una delle protagoniste, che area ha incontrato.

Lavoro & Dignità
31.08.2023

di 

Francesco Bonsaver

Ken Loach, il regista britannico che nel film “Sorry We Missed You” ha raccontato la precaria esistenza dei corrieri, ha incontrato al Festival del cinema di Locarno gli ex dipendenti Dpd di Giubiasco licenziati per essersi organizzati collettivamente per difendere i loro diritti. Ad accompagnarli, i sindacalisti di Unia tra cui la presidente Vania Alleva.

Altri sguardi
31.08.2023

di 

Federico Franchini

L’estate francese è stata bollente. In quasi tutte le città vi sono stati disordini e violenze a seguito dell’uccisione, da parte di un poliziotto, di un giovane abitante di Nanterre (periferia parigina). Un malcontento che viene da lontano, che ha radici storiche e sociologiche, e che è accresciuto anche dal fatto che, in Francia, sotto la presidenza di Emmanuel Macron, la polizia ha sempre più potere. Gravi episodi di razzismo, violenza generalizzata, repressione dei movimenti sociali e impunità:  di questo e altro abbiamo parlato con Dominique Manotti, ex militante sindacale, ex professoressa di storia all’università di Parigi e oggi autrice di romanzi noir (la gran parte tradotta in italiano da Sellerio) in cui tratta in chiave romanzata fatti reali e oscuri della storia recente francese. L’ultimo suo libro, ad esempio, porta sull’ondata di omicidi di cittadini nordafricani a Marsiglia nel 1973: 18 uccisioni in tre settimane, nessun processo e nessuna condanna. Omicidi che riecheggiano le tensioni che stanno caratterizzando anche la Francia contemporanea.

Lavoro & Salute
23.08.2023

di 

Francesco Bonsaver

Da ieri Vaud e Ginevra hanno imposto l'interruzione dei lavori nei cantieri dopo le 12 con l'allarme canicola. In Ticino i lavori si fermano alle quindici, a seguito di una norma inserita nel nuovo ccl firmato dalle parti contraenti a fine giugno, al termine di dure trattative. Abbiamo seguito sui cantieri ticinesi i sindacalisti di Unia, impegnati a verificare il rispetto della norma e raccogliere le opinioni degli operai su quest'ultima, nell'ottica di migliorarla.

Il reportage
10.07.2023

di 

Mattia Lento

Esattamente 47 anni fa, il 10 luglio 1976, nella vicina Brianza si consumava il più grave disastro ambientale in Italia: un incidente nello stabilimento della Icmesa (di proprietà del gruppo svizzero Roche) di Meda causò una fuoriuscita e la dispersione nell’ambiente di diossina, sostanza altamente tossica, che investì particolarmente i comune di Seveso. Reportage da un territorio vittima dell’inquinamento industriale e dove la diossina fa paura ancora oggi, in particolare in relazione ai previsti lavori di costruzione per il prolungamento dell’autostrada Pedemontana.

Morti sul lavoro
04.07.2023

di 

Loris Campetti

 

Le chiamano “morti bianche” anche se sono nere come il carbone, anzi come il profitto.

Nel primo semestre del 2023, in Italia sono morti 688 lavoratori, di cui 436 sul luogo di lavoro e i rimanenti in itinere, il 15% in più rispetto all’anno record che è stato il 2022 quando erano conteggiate anche le vittime del covid nella sanità.

Se si conteggiano solo i morti sul posto di lavoro, l’aumento nel semestre dell’anno in corso è addirittura del 34%.

Dati certificati dall’Osservatorio di Bologna, fondato da Carlo Soricelli nel 2008 “per non dimenticare i sette operai morti nella strage della ThyssenKrupp nella fonderia di Torino”.

Soricelli è un operaio metalmeccanico in pensione e artista sociale. I dati che ha raccolto in questi anni dimostrano che dal 2008 le vittime accertate del lavoro raggiungono la cifra spaventosa di 19.519.

Uomini e donne, giovani e anziani, italiani e immigrati, a tutte le vittime l’Osservatorio ha dato il nome e il cognome, un’opera di misericordia, di giustizia e di rabbia.

 

Le chiamano "morti bianche", è lavoro sporco.

Vendita
28.06.2023

di 

Francesco Bonsaver

A cinque giorni dalla chiusura delle urne, le modifiche di legge agli orari di apertura dei commerci in Ticino sono entrate subito in vigore grazie alla pubblicazione sul bollettino ufficiale del governo lo scorso giovedì. Passano altri sette giorni e la grande distribuzione in una pagina a pagamento sui giornali ticinesi, annuncia l’apertura straordinaria per la festività di domani (Ss. Pietro e Paolo) coi nuovi orari, dalle 10 alle 19. Un’ora in più rispetto a quelle dello scorso 29 maggio, la festività di Pentecoste dove si chiudeva alle 18.

Colletti sporchi
28.06.2023

di 

Federico Franchini

Un’anonima stazione di servizio con annesso ufficio cambio a Mendrisio. Un luogo anonimo, come ve ne sono a bizzeffe nelle trafficate strade che portano verso il confine italiano. È questo il luogo scelto da alcuni membri della ‘ndrangheta per delle operazioni di cambio più che sospette. Oggi, il titolare di questa attività commerciale è il primo condannato elvetico nell’ambito delle indagini scaturite dall’operazione “Cavalli di razza” che, nel novembre 2021, aveva portato all’arresto di oltre cento persone, sei delle quali in Svizzera. L’uomo, 61 anni e residente nel Canton Neuchâtel, è stato ritenuto colpevole di riciclaggio tramite un decreto d’accusa firmato lo scorso 19 giugno dal procuratore federale Stefano Herold. In totale ha cambiato, senza le necessarie verifiche, circa 300 mila franchi in euro a degli affiliati alla ‘ndrina comasca di Fino Mornasco, a pochi chilometri dal confine di Chiasso, emanazione di quella calabrese di Giffone.

Referendum
27.06.2023

di 

Raffaella Brignoni

La pensione (che non c’è) inizia a fare paura: in Svizzera si avverte la mannaia che incombe sulle persone quando arrivano all’età dell’Avs.

Non sorprende, dunque, che in una marea abbiano sottoscritto il referendum contro la riduzione delle rendite nelle casse pensioni. L’ampia alleanza, di cui fa parte anche Unia, oggi a Berna ha consegnato ben 147'726 firme contro la riforma LPP per contrastare i peggioramenti previsti.

 

La testimonianza di una pensionata svizzera, che racconta come si è ritrovata con 2'800 franchi in meno al mese.

Mostra di più

Abbonati ora!

Abbonarsi alla versione cartacea di AREA costa soltanto CHF 65.—

VAI ALLA PAGINA

L’ultima edizione

Quindicinale di critica sociale e del lavoro

Pubblicata

Mercoledì 27 Settembre 2023
Editore

Sindacato Unia

Direzione

Claudio Carrer

Redazione

Francesco Bonsaver

Raffaella Brignoni

Federico Franchini

Mattia Lento

Indirizzo
Redazione area
Via Canonica 3
CP 1344
CH-6901 Lugano
Contatto
info@areaonline.ch
Inserzioni pubblicitarie

Tariffe pubblicitarie

T. +4191 912 33 88
info@areaonline.ch

Abbonamenti

T. +4191 912 33 80
Formulario online

INFO

Impressum

Privacy Policy

Cookies Policy

 

© Copyright 2019