L'editoriale
Che domenica resti domenica

di

Stabilisce la Legge federale sul lavoro: in Svizzera il lavoro domenicale è “vietato”. Salvo eccezioni. Eccezioni ovvie, come quelle che riguardano ospedali, farmacie, alberghi, aziende turistiche, redazioni dei giornali e altri soggetti che offrono servizi essenziali alla popolazione. Ed eccezioni un po’ meno ovvie e meno giustificabili, come quelle di cui godono i negozi. E che gli insaziabili liberisti nostrani vorrebbero sempre più ampie, come dimostra la nuova (ennesima) proposta del Consiglio federale tesa ad autorizzare l’impiego di personale la domenica nei commerci delle principali città svizzere, Lugano compresa.

Leggi l'articolo

Pubblicato il

30.11.23

L'ultima edizione

30 Novembre 2023

Ultime rubriche

Salute e lavoro
Consegnata una petizione in cui si chiedono misure di protezione urgenti nell'edilizia per proteggere gli 80 mila lavoratori del settore da intemperie e dalle temperature infernali

di

Quando il lavoro, sotto la stecca del sole o un diluvio, diventa infernale, bisogna fermare i cantieri. Non è questione di capricci, ma di vita, quella degli edili, che viene messa in pericolo, perché costretti a sgobbare in situazioni climatiche estreme. Una petizione, sottoscritta da quasi 20mila persone attive nel settore, chiede una maggiore protezione della loro salute con norme precise definite a livello nazionale.

Leggi l'articolo

Pubblicato il 

30.11.23
Giustizia
La Cantonale impone il sigillo sulla documentazione richiesta dal Ministero pubblico nella nuova inchiesta sull’abbattimento del Molino

di

Non c’è pace sulle macerie del Molino, il centro sociale autogestito luganese che andò distrutto una notte di maggio di due anni fa durante un’operazione di polizia di sgombero su mandato dell’autorità cittadina. Bocciata la prima inchiesta, la seconda si scontra con l’annerimento della documentazione da parte della Polizia cantonale. «Non può farlo. La polizia è un collaboratore di giustizia, al servizio della Magistratura. Il suo è un atto di ostruzionismo all'inchiesta» commenta l'avvocato Paolo Bernasconi. 


Leggi l'articolo

Pubblicato il 

30.11.23
Società e donne

di

Non sono drammi passionali, ma un problema antico, non risolto, che deriva da relazioni diseguali di potere fra i sessi in una dinamica di controllo e di potere alimentata da stereotipi, aspettative di genere che portano alcuni uomini a mettersi in competizione con le donne e, nei casi peggiori, ad annientarle fisicamente, perché non possono sopportare, e soprattuttto non riescono ad accettare, la loro capacità di essere libere e indipendenti.

Pubblicato il

24.11.23
Sanità

di

«Dica trentatré»: lo chiede il medico quando con lo stetoscopio ci controlla il torace per verificare lo stato di salute.
Dite 22 novembre 2023, dite Svizzera e sanità: la diagnosi è grave. E oggi a Basilea, Berna, Delémont, Neuchâtel, Olten, San Gallo, Winterthur e Zurigo il personale sanitario, affiancato anche da Unia,  è stata organizzata una giornata di sensibilizzazione per porre l’attenzione della popolazione su un problema, che richiama la società nel suo insieme, con azioni di flash mob nelle stazioni per chiedere a gran voce un sistema sanitario forte e di qualità.

 

 

Pubblicato il

22.11.23
Lavoro

di

Pagati al minuto, non retribuiti quando sono a disposizione dell'azienda, indennità irrisorie e chilometri mancanti. La testimonianza della dura vita del corriere di Divoora, oggi coordinato dall'Albania dopo esser stati licenziati quelli locali. «La latitanza delle autorità cantonali sul caso Divoora genera emuli in altri settori» denuncia il sindacato Unia.

Pubblicato il

22.11.23

di

Mercoledì 22 novembre ci sarà una manifestazione di protesta contro i tagli alla spesa pubblica di 134 milioni proposti dal governo cantonale nel Preventivo 2024. A metà dicembre invece, toccherà al Gran Consiglio dibatterne. In vista della discussione sui tagli, ne parliamo con Ivo Durisch, capogruppo del Partito socialista nel parlamento ticinese.

Pubblicato il

16.11.23
Lavoro

di

Il Parlamento, a cui la Costituzione affida il potere legislativo, è ridotto al silenzio da un governo aggressivo e decisionista che ne sostituisce le funzioni. E lo stesso governo è stato trasformato in un circolo di paria perché a decidere è sempre più spesso l’imperatore, anzi l’imperatrice, la donna sola al comando che sterilizza il dibattito parlamentare. Sono le prove generali per l’assalto alla Costituzione con l’introduzione del premierato.

Pubblicato il

16.11.23
Giustizia

di

Prosciolti entrambi gli agenti della polizia comunale di Lugano per il presunto pestaggio di un venditore di rose avvenuto alla stazione cittadina il primo agosto 2015. In assenza di prove oggettive, il giudice Simone Quattropani ha spiegato di non essere arrivato alla convinzione "oltre ogni ragionevole dubbio" della colpevolezza dei due imputati. Motivando la sentenza, il giudice ha espresso severe critiche all'operato del Ministero pubblico nelle fasi iniziali dell'inchiesta e rimarcato la mancata collaborazione del Comando della Polcomunale luganese nell'accertamento della verità.

 

 

Pubblicato il

15.11.23
Lavoro

di

Agli interinali, fra le tre e le quattrocento persone, è stato imposto di scegliere entro una decina di giorni se cessare il rapporto lavorativo entro fine novembre o accettare un nuovo contratto nel quale saranno garantite solo dodici ore al mese. Un trasloco annunciato quattro anni fa. Eppure, solo l'anno scorso dai vertici aziendali era arrivato il contrordine: “Fermi tutti, restiamo in Ticino". Ai più meritevoli fra gli interinali, era stata ventilata la sospirata assunzione diretta. Ora la doccia fredda.

Pubblicato il

14.11.23
Diritti e reati

di

L'avvocato ginevrino Olivier Peter ha già fatto arrestare molti trafficanti di esseri umani. La polizia e la magistratura non sono sempre state d'aiuto. L'avvocato chiede allo Stato di intervenire.

 Secondo Platforme Traite, la piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani, il numero di vittime di tratta è in aumento dal 2019. Solo nel 2022, la piattaforma ha identificato 177 nuove vittime della tratta di esseri umani.

Pubblicato il

15.11.23

Ancora increduli, rattristati e indignati per la decisione del Consiglio di Stato ticinese di negare al nostro fratello e compagno Arlind Lokaj il diritto di continuare a vivere nel paese dove è nato, dove ha la sua mamma, la sua ragazza e i suoi amici più fraterni e dove tra pochi mesi potrebbe incominciare un apprendistato, gli “Amici di Arlind” lanciano un accorato appello a tutta la popolazione ticinese affinché si mobiliti in favore di questo bravo ragazzo di soli 17 anni che non ha mai fatto del male a nessuno ma che il nostro Governo vorrebbe espellere dalla Svizzera e rispedire in Kosovo, nel suo paese di origine dove però non ha più alcun punto di riferimento.

 

Perché non dare ad Arlind la possibilità di vivere una vita normale in Ticino invece di cacciarlo in un tunnel di cui non si vede l'uscita? Solo perché secondo la legge la domanda per il ricongiungimento familiare è stata presentata tardivamente? Chiediamo umilmente ai cittadini ticinesi di rispondere a queste domande e di provare anche solo per qualche minuto a calarsi nei panni di un Arlind o in quelli del genitore di un Arlind. Tutti coloro che proveranno un sentimento d'indignazione per la decisione del Consiglio di Stato, sono invitati/e a partecipare ad una


Manifestazione di protesta

ARLIND È UNO DI NOI E CON NOI DEVE RESTARE!

martedì 15 aprile alle 17.30

a Bellinzona -Piazzale della Posta-


 

Pubblicato il 

10.04.14
La vignetta

Abbonarsi alla versione
cartacea di area costa
solo 60 franchi!