Grillo, "fustigo a colpi di www"

Beppe Grillo ne è convinto: «Siamo nella terza guerra mondiale, la guerra dell’informazione, della comunicazione. Dobbiamo essere partigiani e combattere per la libertà d’informazione.» L’arma vincente? La Rete. Il celebre comunicatore italiano, nonché collaboratore di area, arriverà al Palabasket di Bellinzona l’8 marzo con il suo nuovo cavallo di battaglia, Internet appunto. E non per niente il suo ultimo spettacolo “Beppegrillo.it” rimanda al sito internet dove è attivo il suo Blog, punto di raccolta di segnalazioni, spunti, temi e commenti per gli spettacoli di Grillo. Così a Bellinzona parlerà anche di ciò che i visitatori del sito gli segnaleranno. Basterà digitare www.beppegrillo.it ed ecco che la linea diretta con il comunicatore si aprirà. Chiunque potrà dire la sua su quello che Grillo chiama “il Muro del pianto”. E chissà che l’argomento proposto non venga ripreso nello spettacolo, sullo sfondo di un canovaccio intessuto d’attualità: «Ci saranno degli enormi schermi e parlerò di tutto. Entreremo direttamente nel web per trattare di satanismo, di borsa, di consigli d’amministrazione, della costituzione europea, dei farmaci, del capitalismo senza capitali di oggi, finto.» Assediati da un’informazione pilotata, per Grillo la Rete resta l’unica via di scampo, come ci ha spiegato nell’intervista che segue. Grillo partigiano dell’informazione. Dunque, secondo lei, la libertà di stampa è estinta? Ci sono nicchie di libertà di stampa ma non ci sono più i giornalisti. Bisogna dirlo sottovoce: sono scomparsi, dietro le polemiche, dietro i protettori come nel Medioevo. Non restano che alcuni cantanti rock, dei preti e alcuni comici a fare il lavoro dei giornalisti. E per un’informazione libera non resta che Internet. Con la Rete possiamo aggirare i politici, che ormai non servono più, possiamo aggirare tutti gli intermediari e arrivare direttamente all’oggetto del nostro interesse. Non c’è niente che la Rete non permetta di fare, dalla pressione per modificare una legge all’accesso gratuito a tutta una serie di servizi, fino all’acquisto di qualsiasi cosa si voglia. Consiglio tutti di non snobbare questa nuova opportunità tecnologica e di imparare a conoscerla, di appropriarsene al meglio. Lei dice che siamo nella terza guerra mondiale, chiaramente una metafora la sua. No no, è la realtà. È la guerra della non conoscenza, dove il non conoscere provoca più morti delle guerre “convenzionali”. Pensi allo tsunami: se i telefonini fossero stati utilizzati preventivamente per informare dell’arrivo dell’onda anomala e non dopo, per le offerte, a disastro consumato, chissà quante migliaia di vite si sarebbero potute salvare. Ma ci sono gli esempi positivi in cui la tecnologia ha determinato il capovolgimento di situazioni straordinarie. Prendiamo il caso di Hugo Chavez, lo avevano imprigionato in un’isola ma grazie alla solidarietà internazionale giunta attraverso un milione di sms e e-mail è stato liberato. Lui dopo si è ricandidato ed è diventato il presidente del Venezuela. La Rete dunque è un buon terreno dove poter fare anche politica? La politica, come la si intende comunemente, ha perso il suo significato originario che invece è quello di stare insieme, di associarsi per discutere, decidere e fare delle cose democraticamente. Alla politica si è sostituita l’immunità, cioè il mettersi al di sopra degli altri per seguire i propri interessi. La Rete dà modo di riproporre la vera politica, ti dà l’opportunità di unirti ad altri che la pensano come te per operare cambiamenti e dare vita a situazioni nuove. Io, ad esempio, tutte le settimane mando un e-mail contro la guerra al presidente della Repubblica Ciampi e al Papa. E posso farlo direttamente, senza essere rappresentato da nessuno e così possono fare altri milioni d’italiani. Internet, un mezzo libero sì ma minacciato da insidie. Altroché! Però alle insidie, che sono tantissime, si contrappone un grosso vantaggio: se qualcuno mette in circolazione una “balla”, c’è sempre qualcun’altro che alla fine lo scopre e lo fa sapere a tutti. Per una volta si può truffare, ma alla seconda che si tenta si è fuori gioco. Parla della Rete con un entusiasmo da neofita, quando ha scoperto Internet? Poco più di cinque mesi fa, leggendo un libro dell’informatico Roberto Casaleggio. Mi sono entusiasmato, l’ho chiamato e da lì è nata l’idea del mio Blog. La mia passione per la Rete mi ha portato a scoprire le sue mille potenzialità. Ho capito che se la sai esplorare ci puoi ritrovare il mondo intero. La Rete è la nostra salvezza. Perché sul versante informazione, la televisione è ormai ridotta a puro veicolo commerciale. È morta. I giornali? Qualcuno forse si salva ancora ma quando lo leggi è già vecchio. (fa una pausa, ndr.) Ma ci pensa? Mai avrei pensato che un giorno mi sarei ritrovato a parlare in pubblico di “banda larga” senza riferirmi a Berlusconi! Veniamo a Bellinzona, con quale argomento pensa di aprire? Saranno i bellinzonesi a darmi gli spunti, quelli che mi invieranno sul Blog. In genere, durante il tour, prima del mio arrivo in una città c’è già una polemica in corso sul mio Blog fra i cittadini ed un’autorità del luogo. Come dire, il Blog crea l’effetto prima della causa. In questo modo ho moltissime informazioni su un dato argomento da valutare e, anche se questo mi crea più lavoro, lo faccio più che volentieri. Un’ultima domanda: la messa al bando del fumo dai locali pubblici, ha fatto riempire pagine e pagine d’inchiostro. Parlando di sigarette si è gettato fumo su altre questioni più urgenti. Cosa ne pensa? Premetto che non sono un fumatore e che dei divieti ho più che da giovarmi. Ma guardo con sospetto ai proibizionismi. Si sa infatti che il fumo è un argomento che ha da sempre incuriosito le menti diaboliche. Non per niente la prima campagna contro il fumo l’hanno fatta i nazisti nel 1930, fortemente voluta da Hitler che era un non fumatore, igienista all’estremo e vegetariano. Secondo me, se si fosse fatto un paio di canne (ride, ndr.) ci avrebbe risparmiato la seconda guerra mondiale ed orrori vari. Per la prevendita dei biglietti consultare il sito: www.coolpromotion.ch

Pubblicato il

04.03.2005 03:30
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