Giuvàn, sémm a tèra

"Il cervello è la principale risorsa della Svizzera" leggo sul "Corriere del Ticino". Peccato che talvolta sia usato male. E non solo da governanti e commentatori.
A meno che l'ispirazione dei parlamentari nazionali non trovi origine nelle "pittoresche" dichiarazioni di Blocher in Turchia ("pittoresche" secondo Carlo Manzoni del "CdT"; intestinali secondo altri), o nel pensiero di Moritz Leuenberger sullo sciopero dei piloti Swiss.
Non si dice che Blocher e Leuenberger siano nostri rappresentanti? A me mica mi rappresentano. Neanche per idea! Sono stato educato alla più totale discrezione pubblica per tutto quel che riguarda le patologie delle parti basse del corpo; ho imparato, senza dover leggere il Manifesto, che lo sciopero è un diritto dei lavoratori.
Questo per stare al livello nazionale. E nel piccolo? Anche nel piccolo non si scherza. Davvero non c'è limite al peggio.
In Municipio c'è chi dichiara che l'aumento del moltiplicatore d'imposta è la sola risposta al crescere della spesa corrente. A me pare dichiarazione poco estrosa, facile e per giunta iniqua. Primo, perché non copre adeguatamente la spesa; secondo, perché impoverisce la classe media, che è il più solido contribuente comunale. Anzi, ho il sospetto che così facendo più che risolvere il deficit si realizzi l'uguaglianza. Verso il basso. (Con il senso di frustrazione che deriva dal fatto di dover dar ragione – ancora una volta – ai ricchi contribuenti. Che non le pagano, le imposte, grazie ai fiscalisti e agli ottimi avvocati che si possono permettere e quindi nel pieno rispetto della legalità.)
Insomma, siamo al capolinea! (E io, distratto dall'economia del Nirvana, che vado cercando l'uscita.)
Che facciamo? Per quello che riguarda la politica nazionale vediamo di allevare dei politici d'esportazione. E per il locale? Per il locale andiamo avanti ad aumentare il moltiplicatore? No, mi dice un collega: Berna è un discorso a sé; invece, per quanto ci riguarda, aumentiamo le tasse d'uso come sostengono anche i cosiddetti liberali. Quanto al risparmio ci sono degli ottimi spazi di manovra. Lo ha detto e lo ripete la Marina coi suoi conti da salumiere (a cui evidentemente i prefati si ispirano). Si potrebbero aumentare, per esempio, le tasse sui rifiuti. Si potrebbero ritoccare le tariffe della mensa scolastica. Si potrebbe…  Voglio essere originale. Perché non incrementare i prezzi dei posti-letto al cimitero? (Toccatina!) In fondo tutti dobbiamo morire, no?
Allora mi ricordo la vecchia battuta sul Giuvàn che si usava dalle mie parti, sul lago. (Funzionerà ancora?)
"Giuvàn sémm a tèra!" aveva detto il rematore allo sprovveduto Giovanni quando la barca era ancora in mezzo al lago. Ma lui, che aveva sempre avuto qualche problema a capire il senso figurato delle parole, convinto di essere a riva, era già saltato in acqua, dove finì annegato.
"Giuvàn, sémm a tèra!" Ma che nessuno si muova! 

Pubblicato il

13.10.2006 13:30
Claudio Origoni