Il cimitero del sobborgo El Salto è spoglio, trascurato. Fa un gran caldo; la stagione delle piogge stenta ad affacciarsi e tutto intorno è polveroso. La tomba di Ramon Antonio Campos Larios, 57 anni, Moncho per gli amici, è ancora fresca. Ramon è la 71esima vittima dell’amianto della Nicalit S.A. di San Rafael del Sur, una cittadina di 20.000 abitanti (che raddoppia coi dintorni) situata fra Managua e, a un passo, la costa del Pacifico. «Fino all’ultimo gli abbiamo chiesto di far sentire la sua voce», sussurra Guillermo, uno della Commissione ex lavoratori Nicalit che mi accompagna. «Ma niente; si era illuso che la dirigenza di quello che è rimasto dell’azienda, riconoscesse qualcosa a lui o alla sua famiglia». |