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Tito Tettamanti è intervenuto nel dibattito sulla violenza d'origine straniera scatenato dall'uccisione di un giovane al carnevale di Locarno. Del suo autorevole intervento avvertivamo l'urgente bisogno. Ma tant'è, una secchiellata di fango in più in una colata di melma non fa differenza. Tettamanti osserva che il problema è grave e che non lo si risolve "con i buonismi, pericolosamente ingenui, o con i lassismi, che portano a forme di strisciante complicità quando non sono un'ancora più preoccupante espressione di negazione e lotta alla nostra forma di società" Egli, auspicando per i tre autori del crimine una condanna esemplare, auspica che gli svizzeri sappiano isolare le mele marce affinché non facciano marcire anche le buone. E qui dobbiamo riconoscergli una certa coerenza: quando se ne andò a Monte Carlo Tettamanti compì un gesto indubbiamente esemplare.

Pubblicato il 

15.02.08

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