Fuori strada

La galleria del San Gottardo è stata riaperta. Tornano alla ribalta i problemi legati al traffico pesante. Sono alla ribalta ma c’erano anche prima del fatidico incidente e conseguente chiusura del tunnel. Il discorso è soprattutto politico. Purtroppo la linea governativa tenuta in materia di traffico pesante è enigmatica o quantomeno ambigua. Lo illustra bene il caso eloquentissimo di Sigirino. Sigirino è un paesino a metà strada tra Lugano e Rivera con un suo fardello da sopportare: ospiterà uno dei cantieri Alptransit. Ma, fin qui, è ormai pronto ad affrontare i disagi che ne deriveranno, visto che saranno perlomeno a termine. Purtroppo il fardello potrebbe essere destinato ad accrescersi: sul suo territorio è stata progettata un’area di sosta per camion. O posteggio per Tir. O area di controllo. O centro di competenza. O area di controllo doganale. Il termine esatto è dubbio e forse non a caso. Proviamo comunque a spiegare ciò che si può arguire dai pochi dati che possediamo. Il Piano concettuale Un giorno a Sigirino vengono a sapere dai giornali che sul proprio territorio comunale potrebbe in futuro venir costruita un’area di sosta per veicoli pesanti. Un fulmine a ciel sereno. L’autorità comunale locale si allarma e si prodiga quindi per sollecitare un incontro con i responsabili del progetto. Dopo reiterate insistenze finalmente viene organizzata una riunione che ha luogo lo scorso giugno. Sono presenti i membri del municipio di Sigirino, membri della Commissione dell’edilizia del Consiglio comunale e due rappresentanti del Dipartimento del territorio (Dt), Pettinari e Colombini. Viene alla luce ufficialmente un «Piano concettuale» per la zona, elaborato il gennaio precedente di cui i diretti interessati non sapevano nulla. Cosa prevede il Piano? Nell’area posta a ridosso dell’asse sud-nord dell’autostrada dovrebbe sorgere un centro di controllo per i Tir con annessa un’area di sosta. Si tratterebbe di un ufficio che dovrebbe provvedere a verifiche di varia natura (peso degli autocarri, ore di riposo obbligatorie dei camionisti, ecc). L’area di sosta sarebbe destinata ai camion in attesa di controllo. Dall’altra parte, sull’asse nord-sud, troviamo invece un enorme spiazzo di circa 13mila metri quadrati che, secondo il Piano, dovrebbe ospitare un’«area di sosta/controllo/gestione dei veicoli pesanti» e una «possibile area di servizio». Questo è il punto che convince meno. L’area di servizio ha tutta l’aria di far le veci dello zucchero che servirebbe per far ingoiare la pillola amara del posteggio per Tir alle autorità del paese. Intanto l’area di servizio è stata indicata solo come «possibile». A Sigirino la si ritiene invece impossibile: il terreno sul quale dovrebbe essere costruita era stato acquistato dal Cantone nel lontano 1967 effettivamente coll’intento di farne un’area di servizio. Poi furono altri candidati ad accaparrarsi l’affare per cui ora il discorso dovrebbe essere chiuso. Ma c’è un’altra stranezza: quest’area di servizio sarebbe un unicum visto che verrebbe costruita su una sola corsia. Parlando del terreno posto a lato della carreggiata nord-sud in una lettera inviata in novembre a Sigirino dal Dipartimento del territorio è scritto precisamente: «Su questo sedime è prevista la realizzazione di un’area di servizio aperta agli utenti diretti a sud». Non si dice come potrà rifocillarsi chi viaggia verso settentrione. Come pure sono «eventuali» i ripari fonici, sempre secondo il Piano concettuale. Tra parentesi, delle colline antirumore sono state appena realizzate nell’adiacente comune di Mezzovico e la proposta di prolungare i ripari fonici fino a Sigirino, vista la contiguità territoriale, è stata rifiutata. La discarica abusiva Veniamo quindi al terreno sul quale dovrebbe sorgere l’area di sosta. Attualmente ospita una discarica, rigorosamente abusiva. Il comune di Sigirino ha fatto notare a più riprese il problema scrivendo all’Ufficio delle strade nazionali. In quella stessa lettera di novembre del Dt si accenna alla questione sul finale: «(...) è in corso d’esecuzione la collina antirumore di Mezzovico, più a nord. Il materiale necessario è stato depositato in precedenza sull’area in oggetto per poterlo riprendere a tale scopo e verrà evacuato entro la fine di dicembre». Ufficialmente il Dipartimento continua a parlare di «deposito di materiali inerti». Inerti? Le fotografie qui a lato testimoniano un’altra cosa. Oltre ai detriti della costruzione dei ripari fonici troviamo un’enorme pietraia composta, tra le altre cose, di blocchi di granito (non sarebbero riutilizzabili?) e pezzi d’asfalto. Il tutto è rimirabile sul bordo della A2, a sinistra, venendo da Lugano. Alla faccia degli «inerti» sull’area troneggia un mucchio di materiale organico (erba, tronchi, sterpaglia,...) in piena fermentazione, come dimostrano i fumi che ne esalano. Purtroppo non la possiamo neppure considerare una zona di compostaggio visto che i rifiuti organici sono frammisti a pezzi di plastica, bidoni e quant’altro. No al posteggio per veicoli pesanti Comunque sia dopo la riunione di giugno il Comune di Sigirino si è pronunciato con un deciso «no allo stoccaggio e/o posteggio di veicoli pesanti» sul proprio territorio. È seguita una raccolta di firme tra la popolazione. Ebbene, in soli 16 giorni ne sono state raccolte ben 1364. Un successo e soprattutto una testimonianza concreta del disappunto degli abitanti della zona. Le firme verranno usate a corredo della prossima lettera al Dipartimento del territorio dove di nuovo si chiederanno chiarimenti. E vedremo se sarà la volta buona. Ancora nell’ultima seduta in Gran Consiglio, quella di inizio dicembre, Manuele Bertoli aveva chiesto esplicitamente, mediante interpellanza, se si intende costruire un’area di sosta per camion a Sigirino. Il direttore del Dt, Marco Borradori, ha spiegato che sono previste delle aree di posteggio su entrambe i lati dell’autostrada per fare il centro di controllo per Tir. Ha ammesso che dalla parte della corsia nord-sud c’è uno spiazzo piuttosto ampio. Lui però lo considera sempre legato al centro di controllo. Soprattutto ha detto esplicitamente che se questo spazio dovesse venir usato come area di sosta per i camion, onde ovviare ai problemi causati dal loro transito, non sarebbe più d’accordo. Nel frattempo Borradori intensificherà i contatti con diverse autorità cantonali per trovare delle soluzioni. Ci sono dei candidati che vogliono proporsi?

Pubblicato il

11.01.2002 03:00
Sabina Zanini
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