Nel febbraio del 2018, una società di trading di Lugano – la Sider Alloys – ha preso il controllo per 1 euro simbolico dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, nel Sud-Ovest della Sardegna. La promessa del proprietario, Giuseppe Mannina: fare ripartire l’unica fabbrica che produceva alluminio primario in Italia e reintegrare gli oltre 400 operai attraverso un piano industriale da 150 milioni di euro, tra fondi propri, finanziamenti pubblici, prestiti a tasso agevolato e una dote di 20 milioni lasciata dall’Alcoa. Sette anni dopo la realtà è purtroppo un’altra. La produzione non è mai ripartita e lo stabilimento è stato smantellato suscitando la collera di lavoratori e sindacalisti di una regione periferica profondamente toccata dalla crisi economica. Siamo andati sul posto per raccogliere la loro testimonianza. |