Europei 2008: un caso tutto svizzero

Dopo aver perso le olimpiadi invernali 2006 (Torino invece di Sion) la Svizzera potrebbe perdere anche gli Europei del 2008 e farli perdere pure all’Austria, con tutte le conseguenze politiche dei caso! C’è del marcio nel regno delle immacolate vette dell’arco alpino? Probabilmente, in questo caso, no, però, certamente, da parte svizzera, c’è l’incapacità di presentarsi verso l’esterno e di fornire garanzie in quanto “stato”: all’Europa del calcio (Uefa) i litigi fra la Confederazione (Berna), i cantoni e i comuni non interessano. E neanche un altro problema tipicamente svizzero, che ha indotto il “popolo” a respingere più volte progetti di grandi manifestazioni sportive; chi paga? Il pubblico o il privato (il contribuente?) Ralph Zloczower, presidente della Federazione Svizzera di Calcio, ha dato una garanzia di 10,5 milioni di franchi per la sicurezza: Ch-Berna paga 3,5 milioni, e gli altri? I cantoni Basilea, Ginevra, Berna e Zurigo: ma in quest’ultimo lo stadio (Hardturm) non può essere fatto a causa dell’opposizione degli ambientalisti. E la soluzione di riserva (rifacimento del Letzigrund) difficilmente potrà essere approvata e realizzata entro il 2007. Ce n’è abbastanza per ipotizzare una rottura di contratto da parte Svizzera e il conseguente ritiro dell’incarico da parte dell’Uefa. Con pagamento di penale! da notare che Belgio, e Olanda (Eu 2000) per la sicurezza hanno speso 45 milioni di franchi e il Portogallo (Eu 2004) 200. Problemi minori, tipo diritti pubblicitari, tassazione dei premi alle federazioni estere partecipanti, vendita dei biglietti.sono risolvibili. E gli altri? Il tempo stringe a tal punto da aver indotto Sepp Blatter, a dare una mano ai suoi amici europei, gli svedesi Johansson e Olsson, scrivendo personalmente al signor “molto stimato Presidente della Confederazione, caro Joseph Deiss”. Se non interviene la Svizzera come Stato siamo fritti, dice il gran Mogul del calcio mondiale nato a Visp. Il direttore dell’Ufficio svizzero per lo Sport nonché “Projektleiter” Heinz Keller dice che ci sono 2 gruppi di lavoro incaricati di fare chiarezza. Tempo sino al 31.12.04, rispondono i luterani Johansson e Olsson, sempre più perplessi sulle nostre complicate vie per trovare una soluzione ai problemi. E sulle troppe persone che devono essere interpellate per arrivare a una decisione: è la nostra democrazia, è il nostro modo di vivere. Da parte nostra ci corre un cattivo pensiero: qualcuno, nella Federazione Svizzera di Calcio, ha fatto il furbo secondo un noto dogma del capitalismo: gli incassi a noi, i costi di organizzazione e di ordine pubblico allo Stato (e ai contribuenti). I canadesi di Montreal finiranno nel 2010 di pagare le Olimpiadi del 1976, i greci di Atene 2004 fra un po’ riceveranno il conto finale (3 miliardi di debiti?). A noi non piace pagare conti della festa: e forse non ci piace nemmeno la festa.

Pubblicato il

08.10.2004 12:30
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