Esercitazioni

1) educazione etica I giovani sono maleducati, non hanno valori, consumano droghe e si danno al sesso facile. Sporcano i muri con gli spray, fanno graffiti, sono violenti, non rispettano gli adulti, non hanno voglia di lavorare, sono lazzaroni, scansafatiche e caga sotto quelli che il militare non lo vogliono fare, sono a disagio, non hanno il valore della famiglia, ecc, ecc… 2) educazione visiva A) paesaggi stradali, fabbriche nauseabonde, inquinamento dell’aria, cartelloni pubblicitari, super mega concentrati mercati, ecc… B) visioni di ordinaria violenza quotidiana, quali sfruttamento, licenziamenti, razionalizzazione, ecc… C) visioni di straordinaria violenza quotidiana, guerre di Bush, ecc… 3) educazione linguistica Nei consueti serali film polizieschi, porno bellico tecnologici, possiamo ascoltare una sequela di insulti (da quelli più propriamente anali – vaffanculo, stronzo, pezzo di merda – a quelli genitali – pirla, testa di cazzo, coglione –, a quelli sociali – puttana, troia, zoccola – a quant’altro); il linguaggio come arma di offesa (e non di comunicazione). 4) educazione matematica Tirare la cinghia. Per chi non avesse capito la frase la spiego meglio: tirare la fine del mese con la busta paga (vedi l’ultimo mio “la borsa della spesa”): ne riparleremo magari al prossimo aumento dei premi delle casse malati. 5) educazione civica Esempi di frode e di furto vengono proposti quotidianamente da Lombardi, furba volpe dal perdonato vizietto delle menzogne, da Masoni, da Merz, da Blocher e altri globalizzatori menostatisti che altrettanto furbescamente vogliono pagare meno imposte. Tagli sociali e sgravi alle imposte, rubare ai poveri per dare ai ricchi. Esempi di violenza vengono poi proposti quotidianamente da Bush, dalle sue guerre per il petrolio; dai licenziamenti, dallo sfruttamento, e così via… (vedi sopra). 6) educazione fisica È molto strano come poi si venga a criticare i giovani di essere senza valori, ecc... (punto 1). Certo poi perché quando i giovani i valori li hanno e li portano in piazza per rivendicare degli spazi autonomi, per protestare contro gli sfruttamenti della McDonald’s, per rivendicare il lavoro e un mondo più giusto (per farla in breve), li gasano con i lacrimogeni, li sbattono contro i muri, li strattonano per i capelli, calpestano i loro apparecchi fotografici, o li trattengono a tempo indeterminato per “accertamenti”… (ricorda a questo proposito lo sproporzionato intervento della polizia a Landquart nei Grigioni durante il raduno anti Wef, giustificato settimana scorsa dal dipartimento di polizia grigionese).

Pubblicato il

09.07.2004 13:30
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