Ercole B. e le mucche

Il semidio Ercole B. ha dato ordine al suo rappresentante in terra Gallianus di mettere ordine nelle stalle di una provincia dove il torneo delle "vache-reines" è talmente seguito dal popolo da meritarsi l’attenzione delle alte sfere. Ciò che sta accadendo in quel Paese, chiamato da Ercole B. con il nome di un simposio ludico da lui voluto (Forza Italia), è sorprendente: otto mucche hanno fondato una lega e minacciano la secessione. «Non siamo figlie di un toro minore», affermano. «Perché la Tv inquadra sempre le solite dieci sorelle? Perché hanno l’erba più profumata, l’acqua più chiara e la stalla più pulita? E si accompagnano ai tori più riccioluti e più forti?» E si sono presentate con uno slogan famoso fra le colleghe galliche: «liberté, fraternité, egalité». Ercole B., reduce da una visita nel paese dei Sardi (dove usa accoppiarsi con un’umana) dice che una ribellione del genere getta lo scompiglio non solo sul Gennargentu ma pure sull’Olimpo: gli accenni di rivoluzione sono evidenti; uguale dignità e parità di trattamento per la vaccherella stenta di Frosinone e la mucca-regina di Arcore che attrae le folle nel prato-stadion, è sempre invitata nei talk-show televisivi, ha i migliori “coiffeurs”, lo “shampoo” più dolce, e dopo essere stata imbrattata e scorticata nelle gare corna contro corna è lì come una “Barbie”? Il problema è aggravato dal fatto che Ercole B. stesso possiede una magnifica mucca (“Mediolanae”) e anche diverse Tv impegnate nella ripresa del torneo. Mala tempora currunt. Ercole B. ha confidato a Gallianus di sentirsi pugnalato alle spalle; in primis da un tipo (Enrico P.) che fabbrica giocattoli e bamboline sul Larium e che ha portato la sua “reine” “Comacina” in serie A. «Qui contano solo le dieci grandi: a noi offrono le briciole» ha spifferato a “Repubblica”. «Repubblica? Monarchia!» ha esclamato Ercole B. incaricando Gallianus di porre un quesito secco ad Enrico P.: «Una bambola di pezza e paglia raffigurante una contadina della Val Trompia “sans-culottes” è forse venduta dallo stesso Enrico P. allo stesso prezzo di una “Barbie” presentatrice Tv con il microfono in mano e le mutande in pizzo di Bruges?». Gallianus non ha saputo trattenere una sghignazzata e poi, rischiando il suo, ha esclamato: «E se fra poco anche noi dovessimo essere in mutande, o magari anche senza?». Ercole B. con un prodigioso balzo è salito a piè-pari su un piedestallo alto un metro e mezzo, si è tolto il perizoma ed ha esclamato battendosi il petto: «risplenda per intera la nostra scultorea bellezza!» Gallianus ha chinato il capo, e dopo aver messo in stalla altre due “reines” stupende («Rivalda” del Mato Grosso e “Nesta” di Roma) ha inviato a Como il piccione più veloce con il fatal messaggio: «Caro Enrico P.: c’è uomo e uomo, “Barbie” e “Barbie”, mucca e mucca…»

Pubblicato il

13.09.2002 12:30
Libano Zanolari