È un paese per vecchi

Non capisco perché ogni tanto arrivano dati allarmanti, o meglio, riferiti con toni allarmati sull'evoluzione demografica del nostro paese. Piramidi della popolazione che ormai non sono più tali perché stanno prendendo una forma di foglia, pera, ecc. Insomma una base sempre più stretta (i giovani), una pancia larga, la pancetta tipica della mezza età, e la punta della vecchiaia via via assottigliandosi. Tutto questo per dire, in poche parole, che si fanno troppo pochi bambini, gli anziani vivono sempre più a lungo e così viene a mancare il cosiddetto "ricambio generazionale". Ecco snocciolato il gran problema. Sorge spontanea una domanda: e allora?
La risposta: allora è meglio così. Meno giovani significa una società con meno problemi. Come per incanto svaniranno il disagio giovanile, le delinquenza minorile, le turbe adolescenziali. Temi d'élite per la pacata società del futuro. Pensateci: sono forse i vecchi a scippare, fare rapine, svaligiare villette? Mai sentito di risse scoppiate all'ospizio? In futuro saranno inutili la polizia e i sociologi. Pare un sogno. Finalmente città più sicure e meno dibattiti televisivi.
Naturalmente ecco una ragione in più per arginare l'immigrazione massiccia e minacciosa. Addio sogni dorati se arrivano frotte di stranieri con vagonate di bambini. Saranno anche carini finché sono infanti, fanno tanto spot dei buoni sentimenti, ma in un attimo si fanno adolescenti con tutti i problemi di cui sopra.
Fortunatamente, seppur con qualche deprecabile eccezione, gli anziani sono piuttosto conservatori quindi non dovrebbero appoggiare politiche troppo progressiste (e lassiste, diciamo noi) in materia di immigrazione. Quindi anche politicamente vedrei un avvenire di compattezza e uniformità di pensiero. Più o meno dovrebbe funzionare anche se con una marea di pensionati la tentazione di buttarsi tutti in politica c'è. Ma ci saranno anche delle certezze, per esempio sulla spesa pubblica. Inutile sperperare soldi per gli asili, mense scolastiche, parchi giochi, educatori e altre scempiaggini. Siamo seri! Più case per anziani, più geriatri, più panchine nei parchi con vista su cantieri dimostrativi. Cioè, cantieri edili puramente scenografici che fingono di costruire qualcosa solo per intrattenere gli anziani signori che si fermano a rimirarli. Tanto non serve costruire roba nuova, bastano le cose vecchie che tanto oggi non si sa più costruire come una volta. Inoltre: viva il risparmio.
Sento già mugugnare qualcuno: e poi chi la paga la rendita Avs a tutti questi anziani? Ma chi se ne frega. Chi ha guadagnato bene in epoche economicamente più floride l'avrà pure qualche franco da parte. E poi non avendo eredi uno i suoi soldi se li può dilapidare a cuor leggero. D'altra parte che te ne fai di un nipote che tanto fra cinquant'anni da queste parti non ci saranno neanche più guerre da raccontare.
Rinunciare al futuro ha tanti di quei vantaggi che bisogna avere il coraggio di voltargli orgogliosamente le spalle (anche se curve).

Pubblicato il

25.02.2011 15:30
Flavia Parodi
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