Draghi imbraccia le armi

Nel nuovo governo di Draghi, spica la presenza di una pattuglia di uomini cresciuti nelle caserme

Il virus deve fare attenzione, circondato com’è da uomini in armi: à la guerre comme à la guerre. Al posto di Arcuri, rimandato a casa da Draghi come avevano chiesto i due Matteo, è stato nominato commissario straordinario all’emergenza Covid il generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, già comandante logistico dell’esercito, degli italiani in Afghanistan e della Nato in Kosovo. L’alpino pluristellato avrà altri militari ai suoi ordini, mentre ai servizi segreti e alla sicurezza arriva l’ex capo della polizia Franco Gabrielli, a cui si deve l’ennesima promozione di guardie condannate per le violenze contro i civili nel G8 di Genova 2001. L’altra arma imbracciata da Draghi per combattere la pandemia e i suoi effetti devastanti in economia (nel 2020 il Pil è sceso del 7,8%, il rapporto debito/Pil è salito al 156%) è il liberista Francesco Giavazzi, consulente dell’Uomo della Provvidenza. Alla protezione civile, al posto di Borrelli è stato nominato Fabrizio Curcio, cresciuto alla scuola dei vigili del fuoco e di Bertolaso.


In pochi giorni, con uno spregiudicato spoil system l’ex capo della Bce ha rivoltato come un calzino l’assetto politico ed economico del paese grazie a una delega totale sulla scelta di uomini, mezzi e politiche ricevuta dal presidente Mattarella. È sostenuto da una maggioranza che ai tempi della guerra fredda si sarebbe chiamata bulgara: dall’ingresso principale sono rientrati i battaglioni leghisti, ora anche con 9 sottosegretari, mentre il redivivo Berlusconi ne ha espugnati 6, tanti quanti il Pd. Il M5S scende a 11 in conseguenza della spaccatura sul sostegno a Draghi che ha portato all’espulsione di una quarantina di parlamentari e a una riduzione di peso dei gruppi alla Camera e al Senato. L’avvio del nuovo governo ha aperto la crisi – oltre che nel M5S, costretto da Grillo a chiedere aiuto a Conte e minacciato da Casaleggio – nelle altre forze di sinistra (absit iniuria verbis): nel Pd lo scontro è durissimo, con gli imboscati renziani che alzano voce e prezzo e contestano l’alleanza con i pentastellati. Anche Leu si è divisa, e persino Sinistra italiana.

 

Se si votasse oggi la destra di governo (Lega e Forza Italia) e quella d’opposizione (i Fratelli fascisti d’Italia) farebbero il pieno, il Pd perderebbe il 4 o 5% ceduto al M5S guidato da Conte. L’unica “nuova” destra che non raccoglie consensi popolari è quella che dopo il killeraggio di Conte ha riciclato tutte le sue pedine nel nuovo governo: Italia Viva. Il Matteo d’Arabia che voleva comandare la Nato è stato sbeffeggiato persino dalla Cia che ha indicato nell’amato Mohammed bin Salman il mandante dell’omicidio Khashoggi, fatto a pezzi con una sega nell’ambasciata di Istanbul. Per Renzi pecunia (80mila dollari) non olet.


Governo di unità e d’eccellenza, europeista e ultra-atlantico. L’eccellenza ce la metto io, fa capire Draghi-Marchese del Grillo, e con il mio cerchio magico batterò il virus. I partiti, che hanno fornito ministri e sottosegretari spesso inguardabili e talvolta indecenti, contano niente. Ma intanto il virus parla inglese e corre. Per fortuna il sopravvissuto ministro Speranza riesce ancora a imporre la linea rigorista e mezza Italia è quasi in lockdown, piange i suoi centomila morti e contabilizza tre milioni di contagiati.

Pubblicato il

04.03.2021 15:02
Loris Campetti
Editore

Sindacato Unia

Direzione

Claudio Carrer

Redazione

Francesco Bonsaver

Raffaella Brignoni

Federico Franchini

Mattia Lento

Indirizzo
Redazione area
Via Canonica 3
CP 1344
CH-6901 Lugano
Contatto
info@areaonline.ch

Inserzioni pubblicitarie

Tariffe pubblicitarie

T. +4191 912 33 88
info@areaonline.ch

Abbonamenti

T. +4191 912 33 80
Formulario online

INFO

Impressum

Privacy Policy

Cookies Policy

 

 

© Copyright 2023