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Cultura di destra
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La destra alle prese con la cultura ricorda una mucca che vuole mettersi il reggiseno: fatica sprecata. La destra svizzera ad esempio ha accusato l’artista Thomas Hirschhorn di denigrare la sua patria, arrabbiandosi per un cane che fa la pipì su una foto di Blocher. Peccato non abbia riconosciuto in quella scena il Guglielmo Tell che non si toglie il cappello di fronte al balivo Gessler: l’abc della cultura e della mitologia svizzera. Ma anche la destra ticinese non scherza: credendo di volare alto nel loro rapporto di minoranza sul preventivo 2005 del Cantone i deputati Attilio Bignasca, Michele Foletti e Gianfranco Soldati hanno scritto che «se fosse ancora vivo Antonioni potrebbe fare il regista del film sull’incomunicabilità inditolandolo: “Deserto Bianco”». Cari Bignasca, Foletti e Soldati, a parte che nessuno ha capito la battuta, Michelangelo Antonioni è vivo e, anzi, ha appena finito il suo ultimo film. Si chiama “Eros”, guardatelo, ci sono tette e culi, forse vi interessa.
Pubblicato il
17.12.04
Edizione cartacea
Anno VII numero 51-52
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