Costi scaricati sugli apprendisti

Il costo dei test attitudinali per i posti di tirocinio trasferiti dalle aziende ai giovani candidati. Una tendenza radicata nel paese, agli inizi in Ticino. Ma ci sono cantoni che si oppongono.

Se vuoi concorrere per un posto di apprendista, in molti casi dovrai prima fare un test a pagamento, dai costi variabili tra i 70 e 100 franchi. Da alcuni anni in Svizzera, per diversi  posti di tirocinio non è più sufficiente presentare la candidatura allegando il classico curriculum vitae e le pagelle scolastiche, ma è necessario presentare i risultati ottenuti al "multicheck" o "basic-check", cioè dei test attitudinali a pagamento organizzati da scuole private. La moda del test a pagamento è nata in Svizzera tedesca, dove ormai sembra essere piuttosto radicata. In Ticino è ancora una novità, anche se sfogliando le offerte di posti di tirocinio in Ticino (www.orientamento.ch) si scopre che non sono pochi i datori di lavoro che chiedono di allegare il test multicheck. Sono soprattutto le imprese a dimensione nazionale a domandarlo, quali le grandi banche Crédit Suisse e Ubs e le catene di distribuzione, Coop, Migros e Manor. C'è però una differenza sostanziale fra le aziende del commercio: il test multicheck per Coop e Migros è gratuito, mentre da Manor il giovane candidato apprendista lo deve pagare di tasca sua.
La tendenza al ricorso ai test attitudinali a pagamento è una prassi in atto da qualche anno in Svizzera tedesca, mentre è più recente la sua comparsa in Romandia, e in Ticino siamo ancora agli inizi. Deve trattarsi di un'industria redditizia, se si considera il numero di adolescenti che al termine della scolarità obbligatoria sono alla ricerca di un posto da tirocinio. Ma non il solo test è redditizio. Delle scuole private offrono dei corsi di preparazione a superare i test attitudinali. Costo? Altri 170 franchi, da aggiungersi alla successiva spesa del test vero e proprio.
A sollevare il caso a livello nazionale è stata l'Unione svizzera dei sindacati (Uss), preoccupata dalla rapida diffusione di questi test a carico dei giovani. Jean Christophe Schwaab, responsabile del settore giovanile dell'Uss, è molto critico verso questa pratica. «per due motivi: è inaccettabile che un giovane debba sobbarcarsi dei costi per poter partecipare ad un test attitudinale, senza alcuna garanzia di ottenere il posto di tirocinio. In secondo luogo, se fossero veramente necessari dei test per dei ragazzi che hanno appena terminato la scolarità obbligatoria, ciò significa che il sistema scolastico svizzero è fallimentare. Non si capisce infatti perché non dovrebbe essere sufficiente presentare la pagella scolastica per valutare o meno le capacità di un allievo».
Nel passato, erano le aziende, attraverso le associazioni padronali, a farsi carico dell'onere finanziario dei test attitudinali. Progressivamente le aziende hanno scelto di "esternalizzare" a ditte private il compito, col risultato di trasferire a carico dei giovani candidati la spesa fino ad allora sostenuta dalle aziende.  
Un trasferimento di una spesa aziendale contestato giuridicamente da alcuni cantoni. Il Dipartimento dell'orientamento e formazione professionale del Canton Ginevra ha emesso un parere giuridico sulla questione. In sostanza, il test a pagamento è considerato una violazione dalla Legge federale sulla formazione professionale poiché contrario al principio "delle pari opportunità di formazione sul piano sociale". Pur non contestando il diritto delle ditte private di ricorrervi per la selezione dei candidati, il costo deve essere assunto dalle aziende, stando a quanto definito dal Codice delle obbligazioni in materia. Riassumendo, secondo i servizi giuridici ginevrini, il test a carico del candidato apprendista è illegale. Nel canton Vaud ci si è spinti oltre. Il gran consiglio vodese, a maggioranza borghese, ha specificato nella nuova legge cantonale sulla formazione che i costi dei test sono a carico delle imprese.
E in Ticino? Una quindicina di giorni fa il gran consigliere Saverio Lurati ha inoltrato un'interrogazione parlamentare proprio sulla novità di Manor dell'introduzione del test attitudinale a pagamento per gli aspiranti apprendisti. Lurati chiede quale sia la diffusione di tale pratica nel cantone, cosa intende fare il governo per scoraggiare le aziende che intendono farvi capo, e quali iniziative vuole promuovere «per favorire quelle ditte serie che si accollano i costi di selezione, a scapito di quelle che approfittando delle difficoltà economiche delle fasce meno abbienti, operano in sentore di sciacallaggio».
Come si suol dire, "affaire a suivre". 

Pubblicato il

07.05.2010 02:30
Francesco Bonsaver