Contessa

Che roba contessa, non le do torto. Quei manifesti erano proprio bruttini, e poi disegnati anche male. L’ho detto a Sebastiano mentre mi portava in città, sa lui è qui da quasi 40 anni, abbiamo una certa confidenza ora. Sua figlia Stefania poi è così carina, l’ho vista crescere. Certo sì, loro erano gente diversa, più fine. E anche discreta, diamine. Del resto mia cara di che si stupisce, quelli che arrivano oggi son così volgarotti… Beh, insomma, mio marito dice che questo non giustifica… Vero? No insomma, ci vuole stile anche in politica. Stare al governo così, senza bon ton, diamine, non c’è più morale contessa. Cielo, ha ragione, neanche gli altri, quei quattro straccioni: se dessimo retta a tutte le loro richieste, ma dove andremmo mai a finire. Qui ci vuole più distacco, insomma non ci si deve mischiare. Lo dice anche mio marito, sa in banca ne parlano spesso. Alla riunione del partito hanno discusso se prendere posizione, ma lui ha preferito starsene fuori, sa col posto che ha non poteva… insomma… compromettersi. Come dice contessa? Si votava? Quale votazione? Oh, chissà Stefania come ci sarà rimasta male, ci teneva così tanto. Beh, un po’ se l’è cercata anche lei, sta con un turco, pensi che ambiente ne può venir fuori.

Pubblicato il

01.10.2004 14:30
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