Sanità e giustizia sociale

 

Come si può giocare una partita se la controparte trucca le carte;peggio,se bara e pesantemente? La questione Cardiocentro Ticino ed eredità Zwick è diventata molto di più di un fatto di cronaca pur di carattere internazionale. Siamo di fronte ad una enorme distorsione nei rapporti tra pubblico e privato. Nella loro estrema, ma chiarificatrice sintesi, i fatti sono questi: un multimilionario lascia centinaia di milioni di marchi ad una costituenda fondazione per l’edificazione di un cardiocentro privato.

 

Quei soldi, lo sa lui e lo sanno i suoi «consiglieri », sono contestati: dai suoi eredi ma anche dalle autorità fiscali tedesche. Beneficiario primo fra tutti di questo lascito enorme è un primario attivo nel servizio pubblico. Un primario che in questo modo edificherà una sorta di proprio altare personale:una struttura di cui lui diverrà direttore e sulla quale avrà praticamente pieni poteri. L’ente pubblico, in effetti, dinanzi alla costituzione della Fondazione si ritirerà in buon ordine rinunciando ad un proprio progetto di Cardiocentro. Non contento del risultato raggiunto il primario di medicina conduce una battaglia politica, anche dai banchi del Parlamento, per richiedere un finanziamento pubblico alla sua struttura. Lo fa tacendo sistematicamente dell’esistenza di un vero tesoro di cui lui personalmente ed il suo Cardiocentro sono beneficiari.

 

Adesso che le informazioni sono diventate pubbliche e che si è smascherato il castello degli occultamenti, dei «non detto» e delle imperizie politiche il paravento dietro cui tutti cercano di nascondersi è quello della qualità dei servizi offerti da questa struttura ospedaliera privata. Bella forza! Solo un imbecille od un bandito non avrebbe saputo costruire qualcosa di buono con un simile mare di soldi. Ma solo giocatori perlomeno non corretti avrebbero osato aprire una partita con l’Ente pubblico (e quindi con il popolo) nascondendo sotto il tavolo un altro mazzo di carte. Con quale legittimazione si potrà domani pretendere di rigiocare la stessa mano?


Pubblicato il 

04.10.18

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