Cardiocantiere

Il mistero di un appalto a prezzi stracciati per un’opera dalle rifiniture eleganti - Giudici esaminatore ed assistente contrario

Una delle poche cose che con chiarezza sono emerse dal dibattito in Gran Consiglio è quella per cui la commistione di funzioni e di interessi crea di fatto grossi pericoli e grandi problemi.

 

Gli unici a non preoccuparsene sono stati, come detto, i rappresentanti della Lega in questo caso su posizioni diametralmente opposte rispetto alla loro battaglia contro i sorpassi alla Centovallina. Abbiamo anche visto però che il dott. Moccetti è dichiaratamente un loro protetto.Ci sono comunque altri personaggi di peso in questa vicenda la cui ombra si intreccia con quella del movimento di Maspoli e Bignasca. Uno di questi è sicuramente l’architetto Giorgio Giudici, sindaco di Lugano, ormai manifestamente in sintonia con la «costola» leghista. Orbene bisogna sapere che l’arch.Giudici, prima di diventare presidente della Fondazione Cardiocentro e prima ancora di diventarne membro, fu designato quale presidente di fatto della giuria chiamata a valutare i progetti del concorso promosso per appaltare i lavori di costruzione del Cardiocentro. Con lui facevano parte della commissione tecnica: i prof.Tiziano Moccetti e Francesco Siclari, l’arch. Franco Ranzoni e l’ing.Daniel Treglia. Al concorso,che scadeva il 15 gennaio del 1997,presero parte 11 consorzi o gruppi. I lavori vennero appaltati alla Garzoni Sa (arch. Giampiero Camponovo).

 

La cosa che suscitò perplessità tra i concorrenti non prescelti fu il tenore dell’offerta della ditta Garzoni: 17 milioni di franchi per una costruzione di 33 mila metri cubi. Il che fa poco più di 500 franchi al metro cubo.Anche tenendo conto dei molti spazi vuoti dello stabile, del fatto che l’offerta non contemplava le attrezzature e gli arredamenti tecnomedici e immaginando di acquistare in Italia il materiale più a buon mercato risulta comunque, a detta degli esperti del settore, una spesa al metro cubo inferiore a quella oggi necessaria per costruire una villetta unifamiliare. Sarebbe allora bello e forse utile per tutti che qualcuno oggi spiegasse come sia stato possibile realizzare un’opera così curata nelle rifiniture (basta andare a vedere) ad un tale prezzo.

 

In ogni modo l’architetto-presidente della Fondazione Giorgio Giudici ha poi svolto (gratuitamente, egli afferma) anche il compito di assistente contrario sul cantiere del nuovo Cardiocentro.

 

Il lavoro con l’impresa Garzoni deve essere stato a reciproca soddisfazione visto che l’accoppiata la si ritrova proprio in questi giorni su di un altro importante cantiere: quello del quartier generale della Mercedes- Benz Avp Sa a Grancia: Garzoni ha staccato l’appalto come impresa generale mentre Giorgio Giudici quello di architetto progettista.

 

Pubblicato il

03.03.2000 10:17
Daniele Fontana

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