Bollettino medico

Il grande malato di questi tempi è senza dubbio l'economia. Oddio, non che la socialità o l'ambiente stiano bene, anzi. E per renderci più sereno l'avvenire di pensionati, noi popolo svizzero ancora una volta siamo riusciti a fare una mossa alla Tafazzi (vi ricordate quel personaggio televisivo che si picchiava la mazza da baseball sugli zebedei?) L'Avs insomma non si tocca, non si fanno certi colpi di testa in tempi di crisi.
Eppure il lavoro logora. Non ci sono santi, tutte le statistiche lo confermano e tutti i lavoratori, di ogni settore, ne soffrono: la pressione è sempre più forte. Si ammalano in tanti, in troppi. Anche i consiglieri federali, che possono contare su medici di prim'ordine e assicurazioni malattia altamente performanti. Rudolf Merz colpito da infarto. Il ministro se l'è vista brutta. Buon per lui che ne è uscito senza danni e ha sbalordito tutti con la velocità del suo recupero. Sei settimane e gli sono bastate per fare un ritorno smagliante, abile al lavoro al cento per cento. Una figura da eroe. Che ha fatto risaltare ancora di più la povera performance del povero Samuel Schmid. In confronto al suo collega, il ministro Udc aveva "solo" subìto un intervento alla cistifellea (roba"di routine",dicono i medici). Ma quanto male ne è uscito! Malconcio e provato. E chi non lo sarebbe con certi colleghi di partito, direte voi. E quel sangue da naso, e le lacrime in conferenza-stampa! Raramente si è vista la fragilità umana di un politico tanto esposta.
Poi c'è la voracità dei media. Qualcuno a un cento punto ha deciso che tutti dobbiamo sapere di cosa soffre un personaggio pubblico, con dettagliato resoconto sul decorso della malattia. Alla faccia della privacy! Potrei sbagliarmi, ma anche questa abitudine l'abbiamo copiata dagli Usa. Quando Ronald Reagan si era fatto operare al naso per un piccolo melanoma era stato un susseguirsi di bollettini medici su come si era svolta l'operazione, quanto materiale canceroso era stato asportato,  come venivano certi mali (il presidente americano diceva che aveva trascorso troppo tempo al sole, sui campi da golf. Insomma non era lo stress da lavoro, a quei tempi) ecc. La stessa puntigliosa cronaca l'abbiamo sentita e letta per l'intervento di Merz e per quello di Schmid: come hanno fatto e entrare nel torace del consigliere federale, due buchini... e quanto è durata l'operazione. Tremo al pensiero di dover sentire la cronaca dell'unghia incarnita di Micheline Calmy Rey, chissà? Magari laccata di nero, in sintonia con lo stile Addams che piace tanto alla consigliera socialista; o delle emorroidi di Leuenberger o del naso del Nano Bignasca che ha dovuto essere rifoderato a causa di un'eccessiva esposizione alle polveri fini, si sa in Ticino, il traffico...
Dio ci scampi!

Pubblicato il

05.12.2008 13:00
Cristina Foglia