Quest'anno è un anno importante per ricordare le ricorrenze che concernono le conquiste fatte dalle donne, ricordare a tutte e a tutti le battaglie che sono state combattute, ma soprattutto per far capire che siamo ancora lontane/i dalla vera parità fra i sessi.
Sono trascorsi 100 anni dalla prima festa della donna, 40 anni dall'approvazione del suffragio femminile (era il 7 febbraio 1971), 20 anni dallo storico sciopero delle donne del 14 giugno 1991, 30 anni dall'introduzione nella costituzione del principio di parità dei sessi e 15 anni dall'introduzione della Legge federale sull'uguaglianza dei sessi.
Lo spunto per questo articolo nasce, oltre che dalle numerose ricorrenze, dalla trasmissione Falò andata in onda giovedì 3 marzo 2011 sulla conciliazione fra lavoro e famiglia per le donne.
Ma effettivamente a che punto siamo?
Certamente non si può negare che alcuni passi avanti siano stati fatti, semplicemente constatando che il numero di donne che entra nel mondo del lavoro è in costante crescita e che a livello federale ancora per un po' di tempo, il Consiglio federale sarà a maggioranza femminile.
Ma come per tutte le cose vi è anche un rovescio della medaglia, dove emergono comunque i lati ancora oscuri. Il primo fra tutti è la disparità salariale ancora esistente fra uomo e donna, la forchetta si attesta ancora al 20 per cento.
Dall'altro lato, sentire ancora parlare oggi, di donne rientrate al lavoro dopo un congedo maternità e senza alcuna motivazione particolare essere lasciate a casa, lascia sicuramente l'amaro in bocca.
Credo che sia necessario tornare sull'aspetto della conciliazione tra lavoro e famiglia per le donne: sono le condizioni quadro che devono essere ulteriormente migliorate e il mercato del lavoro e le aziende devono prendere coscienza di questo. L'introduzione di tempi parziali, va accompagnata anche dalla creazione di strutture adeguate dove poter lasciare i bambini e le aziende stesse devono farsi promotrici di questo tipo di iniziative. Una volta tanto bisogna passare dalle parole ai fatti!
L'anno 2011 è anche importante dal punto di vista elettorale, con il rinnovo dei poteri cantonali e federali: speriamo che il numero di donne elette possa aumentare, per poter far sentire ancora di più la nostra voce.
La strada da percorrere per noi donne è ancora molto in salita, è importante che anche noi donne ci mobilitiamo in tanti modi diversi per rivendicare con maggiore forza i nostri diritti, che in teoria sono dati per acquisiti (ma la realtà è un'altra). Un primo passo in questa direzione è sottoscrivere l'iniziativa popolare sul salario minimo!

Pubblicato il 

18.03.11

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