Dopo la dolorosa sconfitta nella votazione del 25 settembre 2022 che, con una manciata di voti di scarto, ha sancito l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile delle donne, per il movimento sindacale e la Svizzera sociale iniziano in queste settimane nuove battaglie di capitale importanza per il futuro del nostro sistema di previdenza per la vecchiaia, dunque per le condizioni di vita delle pensionate e dei pensionati di oggi e di domani. Battaglie che si concentrano innanzitutto sull’Avs, oggetto di due iniziative popolari di segno opposto in votazione il 3 marzo 2024: quella sindacale per l’introduzione di una tredicesima mensilità e quella della destra ultraliberista per un ulteriore innalzamento per tutti dell’età pensionabile. Una che chiede un regime pensionistico che faccia l’interesse generale della maggioranza della popolazione e l’altra che considera solo gli interessi dei ricchi, che notoriamente hanno l’agio finanziario per scegliersi liberamente l’età della pensione. |