“Così non si può andare avanti”, “urgono soluzioni drastiche”. Sono i ritornelli d’inizio autunno che, come in un rituale, accompagnano le stangate sui premi dell’assicurazione malattie, che anche nel 2024 subiranno un’impennata media dell’8,7% (addirittura del 10,5% in Ticino), la più consistente da 21 anni a questa parte, ha comunicato martedì il ministro (dimissionario) della sanità Alain Berset. Ritornelli a cui però non seguono, mai, soluzioni. Complice una politica incapace, sorda e indifferente alla crescente sofferenza dei cittadini e delle famiglie, soprattutto in una fase come quella attuale contraddistinta dal generale aumento dei prezzi e dall’erosione del potere d’acquisto. Cittadini e famiglie su cui invece si tende a scaricare ogni responsabilità: che imparino a “consumare” meno medicina, a cambiare cassa e a scegliere il modello assicurativo più vantaggioso. |