Nel 2021, il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha chiuso con un nulla di fatto il filone svizzero dell’affare Magnitsky, dal nome dell’avvocato russo morto in carcere dopo avere scoperto una maxi frode da 230 milioni di dollari. Di recente, il Tribunale penale federale (Tpf) ha dato il via libera alla restituzione di buona parte del denaro sequestrato a tre cittadini russi che hanno partecipato alla truffa. Una decisione che giunge in un contesto di forte tensione con Mosca e che alimenta i dubbi sull’operato della giustizia svizzera in questa vicenda degna di un romanzo di spionaggio. |