Era il 17 marzo 2020 quando la crisi pandemica investì la Svizzera con tutta la sua forza. Quel giorno entrò in vigore il primo lockdown, che impose la chiusura di quasi tutto (ristoranti, bar, parrucchieri, palestre e la maggior parte dei negozi) e la sospensione delle relazioni sociali. Le nostre città si svuotarono e divennero spettrali. A 23 mesi esatti di distanza, il 17 febbraio 2022, sono decadute per decisione del Consiglio federale praticamente tutte le misure di protezione che ci hanno accompagnati durante questo lungo periodo. È sicuramente un momento liberatorio (per molti, non per tutti) dopo due anni di restrizioni, ma che non deve essere di euforia. Perché i tempi (rapidissimi) e il modo (con una comunicazione a tratti fuorviante) in cui ci si è giunti possono dare l’impressione che la pandemia finisca qui. Ma le cose non stanno così ed è bene saperlo. |