È risuonata particolarmente forte la voce del padronato nell’aula del Gran Consiglio la scorsa settimana, quando sono state approvate le modifiche alla legge sulle aperture dei negozi, entrata in vigore appena 21 mesi fa. Tre le modifiche proposte dal presidente del partito liberale, Alessandro Speziali, sostenute a spada tratta dal gruppo leghista in Gran Consiglio e dall’ala destra del partito d’ispirazione cristiana. Un fronte unico nel farsi portavoce delle richieste padronali di categoria. La grande distribuzione (Disti) e Federcommercio hanno accolto soddisfatte l’estensione degli orari, delle superfici e dei giorni di apertura. «Sento un tanfo nauseabondo di campagna elettorale» ha rimarcato Paolo Locatelli, segretario del sindacato Ocst. «Uno schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori della vendita», ha sintetizzato Chiara Landi, responsabile Unia Ticino del terziario. |