Anno XXV - N°16 - 14 ottobre 2022

L'editoriale
13.10.2022

di 

Claudio Carrer

Giornate lavorative di 12 ore e settimane di 58, flessibilità assoluta, lavoro su chiamata in funzione delle necessità dell’impresa e, di conseguenza, vita privata e familiare pianificata dal padrone e accresciuti rischi per la sicurezza sui cantieri e per la salute degli operai. Sono le minacce attuali e concrete che incombono sugli oltre 90mila lavoratori edili attivi in Svizzera, vittime di un attacco frontale ai loro diritti e alle loro già difficili condizioni di lavoro, sferrato dalla Società svizzera degli impresari costruttori (Ssic) nel quadro dei negoziati per il rinnovo del Contratto nazionale mantello (Cnm) dell’edilizia che giunge a scadenza a fine anno.
Un contratto che da settant’anni regolamenta i rapporti di lavoro nel settore ma anche un modello, un punto di riferimento per tutti i salariati di questo paese e che ora rischia di saltare per ingordigia padronale. Di qui la rabbia e la determinazione di oltre 20.000 lavoratori edili di tutta la Svizzera che nelle scorse settimane, nell’ambito di votazioni organizzate dal sindacato, si sono detti a larghissima maggioranza pronti a salire sulle barricate in difesa e per il rafforzamento dei loro diritti. E per respingere al mittente le provocazioni degli impresari costruttori.

Articoli

Lavoro & Giustizia
13.10.2022

di 

Francesco Bonsaver

TiSin non è un sindacato e i contratti siglati con l’associazione non sono validi. Col ritiro del ricorso delle ditte coinvolte dalla decisione dell’Ispettorato del lavoro, si chiude la brutta pagina di storia cantonale del tentativo imprenditoriale di evadere la legge sul salario minimo.  Un paio di ditte, Cebi e Plastifil, hanno già minacciato delocalizzazioni e tagli. Conosciamole meglio con Vincenzo Cicero di Unia




Cultura
13.10.2022

di 

Federico Franchini

Oggi Pedro Lenz è uno dei più importanti scrittori svizzeri. Da giovane «ha lasciato la scuola per fare l’apprendista muratore per il desiderio di fare parte della classe lavoratrice e stare tra gli operai». Un mondo, quello dei cantieri, che fa da sfondo al suo ultimo romanzo tradotto in italiano (Primitivo, Gabriele Capelli). In vista della mobilitazione degli operai della costruzione svizzera lo abbiamo intervistato.

Rubriche

La mano invisibile
13.10.2022

di 

Silvano Toppi
Spazio Amnesty
13.10.2022

di 

Sarah Rusconi
Dietro lo specchio
13.10.2022

di 

Ferruccio D'Ambrogio

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