I sondaggi in vista della votazione del 25 settembre su AVS 21, pur prevedendone l’accettazione da parte del popolo, indicano che il fronte del no sta crescendo. I giochi insomma non sono fatti e le possibilità di affossare questa iniqua controriforma di regressione sociale, che punisce decine di migliaia di donne e che non risolve alcun problema degli anziani (anzi), restano intatte. Anche perché negli ultimi giorni ci sono state un paio di decisioni politiche scandalose, che inequivocabilmente dimostrano come il Consiglio federale, il fronte borghese e la grande economia, in prima fila a sostegno di AVS 21, se ne infischino dei problemi reali delle pensionate e dei pensionati. E come con i loro argomenti cerchino di gettare fumo negli occhi a tutti noi.
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