Anno XXV - N°10 - 3 giugno 2022

L'editoriale
02.06.2022

di 

Claudio Carrer

L’Avs è troppo bassa, le rendite del secondo pilastro sono in caduta libera. Nel contempo aumentano i prezzi di tutto e in autunno arriverà una nuova stangata sui premi di cassa malati. Questo significa che in Svizzera i pensionati e soprattutto le pensionate, che già percepiscono rendite di un terzo inferiori a quelle degli uomini, hanno sempre meno soldi per campare. Questi sono i problemi che si vivono nelle case del paese reale ma che il governo rifiuta ostinatamente di riconoscere e risolvere. Non si può interpretare altrimenti il recente rigetto dell’iniziativa sindacale per l’introduzione di una tredicesima mensilità Avs da parte del Consiglio federale, che come unica “soluzione” alla povertà dei vecchi continua a proporre tagli alle loro pensioni. Si pensi a quelli previsti, interamente sulle spalle delle donne, dalla Riforma AVS 21 in votazione il 25 settembre.
Pur definendo «comprensibile» la richiesta di una tredicesima Avs e riconoscendo che essa comporterebbe un «miglioramento delle prestazioni», il governo è netto e giunge alla conclusione che «non c’è alcun margine di manovra finanziario».

Articoli

Lavoro & Dignità
02.06.2022

di 

Francesco Bonsaver

«Un contratto moderno, più leggero e flessibile» invoca Gianluca Lardi, presidente della Società svizzera impresari costruttori (Ssic), annunciando le rivendicazioni padronali in vista del rinnovo della Convenzione nazionale mantello dell’edilizia, in scadenza a fine anno. La parola “moderno” assume un significato diverso a seconda di quale bocca la pronuncia. Si potrebbe concepire moderna la riduzione dell’orario settimanale a profitto di una migliore qualità di vita familiare e sociale dei lavoratori. Per Lardi e associati il concetto di moderno è tutt’altra cosa: lavorare dieci ore al giorno sul cantiere.

Parità
02.06.2022

di 

Veronica Galster

In Svizzera si può decidere di abortire entro le prime 12 settimane di gravidanza, questo è quanto prevede la Legge dal 2002, dopo che il popolo ha ampiamente accolto il cosiddetto “regime dei terminiil 2 giugno di 20 anni fa. Il 2 giugno di quest'anno, la presidente dell’Organizzazione Salute Sessuale Svizzera, Léonore Porchet (Verdi/Vd), ha presentato un’iniziativa parlamentare per chiedere che finalmente l’aborto venga tolto dal Codice Penale e considerato come una questione di salute. Questo permetterà di liberare da stigmatizzazioni e disparità le donne che scelgono di interrompere una gravidanza. Abbiamo fatto il punto della situazione con Barbara Berger, direttrice di Salute Sessuale Svizzera.

Rubriche

La mano invisibile
02.06.2022

di 

Silvano Toppi
Eurovisioni
02.06.2022

di 

Roland Erne
Spazio Amnesty
02.06.2022

di 

Malavika Vartak
Dolce casa
02.06.2022

di 

Adriano Venuti
Dietro lo specchio
02.06.2022

di 

Ferruccio D'Ambrogio

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