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L'editoriale | 23.09.2021 |
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Nella ricca Svizzera i pensionati godono di rendite sufficienti per pagare i costi fissi mensili come l’affitto, l’assicurazione malattie o le imposte e magari per concedersi qualche hobby, attività del tempo libero oppure una vacanza? Certamente no e la situazione si sta facendo, ormai da anni, sempre più precaria. L’Avs non basta per vivere e le rendite della previdenza professionale (il cosiddetto 2° pilastro) sono in caduta libera: si pensi che una persona che andrà in pensione nel 2025 percepirà il 20 per cento in meno di una che ci è andata nel 2010, con il medesimo capitale. A pagare il prezzo più elevato sono le donne, le cui pensioni sono di oltre un terzo inferiori a quelle degli uomini: una su tre deve accontentarsi di meno di 2.000 franchi al mese e in generale con il pensionamento vedono accentuarsi le discriminazioni già vissute durante la vita professionale con retribuzioni del 20 per cento inferiori rispetto a quelle degli uomini che svolgono lo stesso identico lavoro. |
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Articoli |
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Covid e lavoro | 27.09.2021 |
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L’estensione del Certificato Covid al mondo del lavoro, decisa dal Consiglio federale, è entrata in vigore il 13 settembre, ma la decisione se applicare o meno questa misura è stata lasciata ai singoli datori di lavoro, creando qualche incertezza e preoccupazione, vista la mancanza di chiarezza e di regole univoche. Secondo il Decreto del Consiglio federale, il datore di lavoro è autorizzato a richiedere un certificato ai propri dipendenti nel quadro del piano di protezione aziendale e se lo fa è tenuto a sostenere i costi per i test che i lavoratori devono eseguire in questo ambito. Qual è la situazione a quasi due settimane dall’entrata in vigore di questa norma? |
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Lavoro & DignitĂ | 23.09.2021 |
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L'associazione TiSin, guidata da Nando Ceruso e dai leghisti Boris Bignasca e Sabrina Aldi, aveva già provato a farsi riconoscere come sindacato. Nel mese di febbraio aveva inoltrato a sette commissioni paritetiche cantonali la domanda di adesione alle comunità contrattuali dei rispettivi Ccl e, di conseguenza, la richiesta d’incassare i contributi paritetici prelevati dagli stipendi dei lavoratori iscritti alla loro associazione. Ma i numeri paiono far difetto. Di molto.
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La mano invisibile | 23.09.2021 |
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