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L'editoriale | 13.02.2020 |
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Un bel segnale di tolleranza, di rispetto della dignità umana e di apertura mentale che lascia ben sperare per la sorte dei diritti in questo paese, ma al tempo stesso soltanto una vittoria di tappa nella lotta contro le discriminazioni. Così può essere letto il sì massiccio (63,1%) delle cittadine e dei cittadini all’iscrizione dell’omofobia nel Codice penale svizzero, che sarà dunque considerata un reato (come è già il caso in alcuni altri paesi europei, quali Francia, Austria, Danimarca e Paesi Bassi), punibile con una pena detentiva sino a tre anni. La modifica di legge votata lo scorso 9 febbraio estende l’applicazione della cosiddetta “norma anti-razzismo” in vigore dal 1995, che sanziona chiunque discrimina o discredita pubblicamente una persona o un gruppo per ragioni di razza, etnia o religione, oppure incita pubblicamente all’odio nei loro confronti: dal prossimo 1° luglio essa varrà anche per atti che ledono la dignità di uno o più soggetti in relazione al loro orientamento sessuale. Con questo tipo di legislazione, la Svizzera si dimostra un paese progredito e capace di riconoscere i cambiamenti sociali. |
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Articoli |
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Commercio al dettaglio | 13.02.2020 |
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La recente divulgazione sul Blick di un documento interno della Coop ha scoperchiato il vaso di Pandora sulle ripetute infrazioni alle normative sul lavoro nel commercio al dettaglio. Nel solo mese di novembre nelle filiali bernesi della Coop, sono state rilevate 475 infrazioni alla legge sul lavoro. La Coop ha confermato la veridicità del documento. Fra i problemi maggiormente riscontrati, le troppe ore lavorative settimanali dei dipendenti e le lunghe giornate (fino a 14 ore) per via degli orari spezzettati da pause per coprire le fasce di apertura sempre più prolungate. |
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AiuTI alle aziende | 13.02.2020 |
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Venti milioni di franchi per il quadriennio 2020-2023. È il nuovo credito quadro che il Consiglio di Stato ticinese vuole destinare a sostegno delle imprese nell’ambito della Legge sull’innovazione economica (LInn). Una proposta senza dubbio interessante, già promossa in passato e che mira a promuovere l’innovazione e l’impiego in Ticino. Una strategia dietro cui, però, si celano anche aspetti critici e sensibili. |
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L'intervista | 13.02.2020 |
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«2000-2020. Vent’anni controvento». Si presenta così una densa brochure promossa dall’Asp, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico che negli ultimi due decenni in Ticino si è battuta su più fronti contro chi ha voluto togliere competenze e compiti allo Stato. Tracciamo un bilancio con Graziano Pestoni, presidente dell’Uss Ticino e Moesa nonché primo segretario dell’Asp. |
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Italia nera | 13.02.2020 |
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“Crepa sporca ebrea” sulla porta di casa di Maria, figlia di una partigiana torinese. “Sieg heil” con tanto di SS e svastica, sempre a Torino, sul campanello di una militante dell’Anpi. “Jude” e stella di David a casa di Marcello, ebreo, attivista del movimento delle Sardine, ancora a Torino. A Mondovì altra stella di David e la scritta “Juden Hier”, qui c’è un ebreo, che evoca la notte dei cristalli, sulla porta di Aldo, figlio di Lidia deportata a Ravensbruck; e Lidia neanche era ebrea, era una partigiana. Del resto, i neonazi italiani non fanno che imitare gli originali che nei lager spedivano, con gli ebrei, gli antifascisti, i rom, gli omosessuali. |
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Moka Noir | 13.02.2020 |
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Alle Giornate del cinema di Soletta, è stato presentato Moka Noir, il nuovo documentario del regista Erik Bernasconi. Un’indagine, condotta ironicamente in stile poliziesco, su un caso emblematico relativo alla crisi industriale italiana e, in particolare, del Settentrione. |
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Rubriche |
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La mano invisibile | 13.02.2020 |
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Diario di classe | 13.02.2020 |
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Immigrazione & dintorni | 13.02.2020 |
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