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L'editoriale | 30.01.2020 |
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Un processo «illegittimo», una «persecuzione», una «tortura di Stato». Il signor Stephan Schmidheiny, fresco di un nuovo rinvio a giudizio per omicidio volontario in Italia, cerca di difendersi giocando la carta del vittimismo: dentro il processo tramite i suoi legali e all’esterno con dichiarazioni e auto-interviste a giornali compiacenti. È un gioco che gli riesce facile in Svizzera, dove sulla vicenda dell’Eternit e in particolare sui guai giudiziari dell’illustre concittadino la maggioranza dei media si fa acriticamente portavoce dell’imputato o, nella migliore delle ipotesi, tace. Non è un caso che il nuovo annunciato processo per i morti d’amianto di Casale Monferrato in cui Schmidheiny dovrà rispondere di un reato gravissimo, abbia trovato pochissimo spazio sulla stampa elvetica o sia stato bollato come l’ennesimo capitolo di una “farsa”, come la prova dell’accanimento giudiziario contro questo povero industriale svizzero che avrebbe fatto di tutto per proteggere operai e popolazione dall’amianto (con cui lui faceva profitti) e che sarebbe stato un “pioniere” dell’abbandono dell’uso della fibra mortale. |
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Articoli |
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Il reportage | 30.01.2020 |
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Una marcia per la giustizia climatica durata tre giorni, partita dal fondovalle a Landquart con arrivo a Davos dove si teneva il World economic forum. area ha accompagnato i partecipanti nell’ultima tappa, da Klosters, per conoscere che cosa li abbia spinti a intraprenderla. Giovane, ambientalista, anticapitalista e particolarmente determinata. È il sommario identikit della manifestante che ha intrapreso la marcia per la giustizia climatica da Landquart al World economic Forum di Davos, che area ha seguito. VIDEO |
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Eternit bis | 30.01.2020 |
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Omicidio volontario plurimo aggravato. Questo il reato per cui, a partire dal 27 novembre 2020 davanti alla Corte d’Assise di Novara, sarà giudicato il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, in relazione a 392 casi di lavoratori e cittadini di Casale Monferrato morti a causa dell’amianto lavorato nella sede locale della multinazionale Eternit, sotto il suo diretto controllo tra la metà degli anni Settanta e il 1986. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal giudice dell’udienza preliminare (gup) di Vercelli Fabrizio Filice lo scorso 24 gennaio, nello stesso giorno in cui deflagravano alcune sue dichiarazioni shock. |
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Legge negozi | 30.01.2020 |
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Unia Ticino ha inoltrato il ricorso al Tribunale federale contro la nuova legge cantonale sugli orari della vendita e la relativa estensione delle zone turistiche che permetteranno l’apertura dalle 6 alle 22.30 sette giorni su sette in un’ottantina di località ticinesi. Il sindacato ha inoltrato il ricorso sulla legge, non sul Ccl. |
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Lavoro | 30.01.2020 |
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Dopo oltre un anno di infruttuosi tentativi di dialogo con il consiglio di amministrazione della Gestione Stalvedro Sa, il sindacato Unia Ticino e Moesa denuncia pubblicamente il comportamento sprezzante e irrispettoso nei confronti degli ex dipendenti dell’area di servizio autostradale di Stalvedro, abbandonati al loro destino con la chiusura definitiva del 31 marzo scorso. |
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Italia-Regionali | 30.01.2020 |
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La lezione del Papeete non gli è servita a capire che quando si esagera nei gesti, nel linguaggio, nella tracotante sicumera, il rischio di finire sulla griglia preparata per arrostire tutti i nemici è molto alto. Soprattutto in una regione ancorata alla concretezza e al realismo, l’Emilia Romagna del fare e, se possibile, fare bene. Il mojito consumato da Salvini a Milano Marittima gli è andato di traverso, ha tentato di far saltare il banco (il governo, per tornare al voto sull’onda di un’ascesa che gli sembrava inarrestabile) e ha perso tutto. |
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Rubriche |
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La mano invisibile | 30.01.2020 |
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A briglie sciolte | 30.01.2020 |
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Dietro lo specchio | 30.01.2020 |
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Storia di classe | 30.01.2020 |
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