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Società | 12.09.2019 |
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Ventitré anni di esistenza di uno spazio autogestito saranno cancellati da un messaggio comunale? Ne sembra convinto il Municipio luganese, al cui auspicio si è accodata la maggioranza del Consiglio comunale, adottando il messaggio per un concorso di riqualifica del sedime dell’ex macello, sede da 17 anni del Centro sociale autogestito (Csoa) il Molino, nel quale si esclude espressamente l’autogestione dal futuro utilizzo dell’intera area. La risposta del Molino sarà il corteo indetto questo sabato 14 settembre, ore 13.30 al Cinestar (lato fiume), per rivendicare il diritto a esistere dell’autogestione. |
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Lavoro e dignità | 12.09.2019 |
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Logica del minor prezzo, mandato diretto a chi non ha le competenze, subappalto a chi non paga gli operai e ha alle spalle una storia di fallimenti. Tutti i dettagli del caso denunciato dal sindacato Unia, che vede coinvolto quale attore di primo piano il Comune di Lugano, committente dell’opera.
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Socialità & Giustizia | 12.09.2019 |
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Lunedì 2 settembre la Commissione peritale indipendente Internamenti amministrativi (Cpi) ha presentato l’ultimo di dieci volumi: una sintesi dei risultati delle sue ricerche e le raccomandazioni al Consiglio federale, concludendo così un lavoro durato oltre quattro anni. La Cpi ha inoltre sottolineato l’importanza di continuare il processo di riabilitazione delle persone internate con ulteriori contributi finanziari e la creazione di una struttura d’incontro. |
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Italia | 12.09.2019 |
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Il peggio è alle spalle, o come scriveva Ennio Flaiano è il meglio a essere alle spalle? In altre parole, è più pericoloso Matteo Salvini al Viminale e, in caso di elezioni anticipate, a Palazzo Chigi con pieni poteri, oppure all’opposizione ad attizzare il fuoco dell’odio nelle piazze in un’orgia di sovranisti, fascisti e saluti romani? L’unica certezza è che Salvini fa paura, ovunque si collochi, e fa paura il consenso che raccoglie in un Paese sempre sensibile all’uomo forte, all’unto dal Signore o della Madonna. |
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Fotografia | 12.09.2019 |
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Homo Helveticus è il sesto libro pubblicato da Didier Ruef, fotografo attivo nello scenario internazionale, sia come documentarista, sia nella qualità di foto-giornalista. A Lugano, alcuni mesi fa, una selezione di sue immagini è stata presentata insieme alle altre premiate da Swiss Press Photo. Con questo ultimo libro Ruef ci rende conto di una ricerca dedicata alla scoperta del proprio Paese, lungo il corso degli anni, sempre al margine dei cliché e dei luoghi comuni, con l’ambizione di costruire un racconto che vada oltre il contesto immaginario da noi quotidianamente vissuto, consolidato nel nostro paesaggio mentale.
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