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L'autore ha scritto 11 articoli
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Presidenziali francesi | 22.04.2022 |
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Ultimi giorni di campagna “catartici”, come spera il presidente-candidato Emmanuel Macron, per mettere in scena le “passioni tristi” del risentimento e della rabbia, prima di tornare alla ragione oppure vigilia di una svolta storica tragica, che con una vittoria di Marine Le Pen cambierebbe il volto non solo della Francia ma farebbe traballare la Ue, ponendo la Francia tra i Paesi “illiberali” accanto a Ungheria e Polonia? |
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Francia | 20.12.2018 |
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La tragedia per ora è arrivata al quinto atto. Da metà novembre si susseguono i sabati di manifestazioni, con esplosioni di violenze e interventi pesanti delle forze dell’ordine, a Parigi ma anche in molte città di provincia. Ci sono già nove morti legati alla protesta. |
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Francia | 13.09.2017 |
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Prima giornata di mobilitazione contro la nuova riforma del lavoro, con 180 cortei in tutta la Francia, martedì 12. “È un successo per un inizio”, ha commentato Philippe Martinez, segretario della Cgt, l’organizzatore principale della protesta, assieme a Solidaires, Fsu e gli studenti dell’Unef.
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Francia | 10.05.2017 |
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La vittoria di Emmanuel Macron sta facendo esplodere tutto il panorama politico francese. È persino in difficoltà il Fronte nazionale, che pure ha raggiunto un risultato storico, quasi 11 milioni di voti, dove la strategia “sociale” di Marine Le Pen è contestata, a favore di un ritorno alle posizioni tradizionali, anti-immigrati, identitarie (Marion Maréchal - Le Pen, che incarna questa linea, a sorpresa ha però rinunciato alla politica). Il Ps è in pieno terremoto, ci sono già state defezioni verso En Marche! che hanno dato il colpo di grazia a un partito che era di governo, ma che è crollato al 6,5% alle presidenziali con Benoît Hamon. |
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Esteri | 27.04.2017 |
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È la fotografia di una Francia fratturata – socialmente, nei territori, tra generazioni – che è uscita dal primo turno delle presidenziali e che al ballottaggio dovrà scegliere tra Emmanuel Macron, giovane candidato “né di destra né di sinistra” o anche “e di destra e di sinistra”, e Marine Le Pen del Fronte nazionale.
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Europa | 09.06.2016 |
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È una Francia in grande difficoltà che ospita, da oggi, l’Euro di calcio. Il paese è in stato d’emergenza, la paura di attentati rimane dopo i massacri del 2015, la Francia è considerata dai servizi segreti il paese più minacciato al mondo. Il prefetto di polizia, Michel Cadot, ha ottenuto dal governo un sensibile rafforzamento della presenza di poliziotti a Parigi, allo Stade de France a Saint-Denis ma soprattutto per la “fan zone” del Champ-de-Mars, sotto la Tour Eiffel, area reputata vulnerabile. Le inondazioni sono finite, ma i danni sono visibili e gli effetti si fanno ancora sentire nella vita quotidiana, a Parigi, per esempio, solo nel fine settimana la Rer C – la rete ferroviaria regionale che attraversa l’agglomerato di Parigi –- dovrebbe tornare a circolare normalmente, nei dintorni della capitale molte cittadine sono in ginocchio. |
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Francia | 20.04.2016 |
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All’origine c’è il progetto di legge di riforma del Codice del lavoro, la “Loi travail” che porta il nome della ministra Myriam El Khomri, considerata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ancora prima che il testo di legge venisse presentato in Consiglio dei ministri, gli studenti universitari e i liceali sono scesi in piazza. Come dieci anni fa contro il Cpe (contratto di primo impiego), i giovani hanno visto nella preparazione della riforma, che questa volta però non li riguarda esclusivamente, un’istituzionalizzazione del precariato, attraverso una maggiore facilità di licenziare concessa alle imprese piccole e grandi, con la (vaga) promessa di facilitare in questo modo le assunzioni. |
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Terrorismi | 19.11.2015 |
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È guerra? Questo termine viene ormai utilizzato da tutti in Francia, dal presidente Hollande al primo ministro Valls, dalla destra all’estrema destra. Anche la sinistra del Ps lo ha adottato quasi all’unanimità e molti della “fronda” contro le derive liberiste del governo voteranno a favore dell’estensione dello stato di emergenza per tre mesi. La sinistra della sinistra, i Verdi, non sembrano più in grado di farsi ascoltare nell’appello a rispettare lo stato di diritto nonostante le circostanze. Peggio, la tattica politica prende a tratti il sopravvento, a poche settimane dalle elezioni regionali del 6 e 13 dicembre, che sono state confermate da Hollande all’indomani del massacro del 13 novembre. |
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Dopo Charlie Hebdo/2 | 29.01.2015 |
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La Francia si riprende poco per volta dal trauma degli attacchi terroristici e dei 17 morti del 7-9 gennaio. Il governo ha delineato le prime risposte per difendersi da quella che il primo ministro, Manuel Valls, ha chiamato “guerra”. Una battaglia che ha promesso di voler combattere su due fronti: quello, più immediato, della sicurezza, viste le “falle” che sono venute alle luce nei servizi di intelligence, e quello, ben più impegnativo e di lungo termine, per uscire dalla situazione che Valls non ha esitato a definire di “apartheid” in cui si è rinchiuso il paese, con la crescita di ghetti sociali e scolastici. |
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Europee/Francia | 05.06.2014 |
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In Francia i sondaggi avevano ampiamente anticipato il risultato delle elezioni europee. Ma la conferma venuta dalla urne è stata lo stesso un enorme trauma: il Fronte nazionale, con il 25%, è arrivato in testa. Certo, ci sono elementi per relativizzare. L’astensione è stata altissima (al 57%, anche se in leggero calo rispetto al 2009), Marine Le Pen ha raccolto 4,7 milioni di voti, quasi due milioni in meno rispetto alle ultime presidenziali del 2012 (6,3 milioni). Ma il successo dell’estrema destra è stato il contraltare di una sconfitta storica del Ps al potere, che non ha neppure raggiunto il 14%, mentre nella destra di governo l’Ump ha perso punti e non incarna più la principale opposizione a Hollande. Hollande ha atteso 24 ore per reagire e lo ha fatto con mollezza, tornando a promettere che l’Europa deve cambiare, che deve “proteggere” di più. |
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