Oggi i pacchetti di Amazon resteranno bloccati nei magazzini dei depositi italiani. Molti dei 40mila lavoratori e lavoratrici diretti e in appalto della filiera Amazon in Italia, stanno incrociando le braccia questo 22 marzo 2021. «Tra i driver vi è un’adesione media nazionale allo sciopero del 75%» ha dichiarato il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, sottolineando «che la risposta dei lavoratori è stato importante con picchi fino all’adesione totale». Lo riferisce Collettiva, portale della Cgil che informa sull’andamento dell’odierna giornata di sciopero. L’alta adesione non era per nulla scontata nel contesto attuale dove perdere il lavoro fa molta più paura del solito. Lo sciopero è stato deciso dopo la brusca interruzione nella trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon. Sul tavolo di discussione ci sono la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, gli aumenti retributivi, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori somministrati ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza, l’indennità Covid. leggi anche=> Il passo Amazon «Nonostante il boom di fatturato, Amazon non intende dedicare maggior attenzione alle condizioni dei lavoratori. Nei mesi della pandemia hanno garantito un servizio fondamentale e continuo, anche in condizioni di rischio. Con l’ulteriore aggravante di dover garantire la massima flessibilità sul lavoro, spesso senza la corretta parità di trattamento economico e perennemente posti sotto minaccia di non avere rinnovato il contratto» hanno scritto in una nota congiunta le sigle sindacali. ontratti di tre mesi, prorogati di solito fino a un massimo di nove. I lavoratori in somministrazione di Amazon, un esercito di manodopera che il colosso dell'e-commerce assume attraverso le agenzie, sono accomunati dalla stessa sorte: restare a casa dopo neppure un anno di attività. Un appello a solidarizzare coi lavoratori Amazon, è stato lanciato anche ai cittadini clienti. Per la prima volta a livello globale, i sindacati hanno lanciato un appello ai cittadini chiedendo di non fare acquisti nella giornata di oggi. «Se tutti gli italiani oggi non facessero ordini ad Amazon, ma li facessero anche solo il 23, arriverebbe un segnale fortissimo. I profitti sono legittimi, ci mancherebbe altro, ma non sulla pelle dei lavoratori». Sarà difficile valutare l’impatto dell’appello ai clienti, ma di certo, assicurano i sindacati, se Amazon non vorrà rivedere la sua posizione e sedersi al tavolo delle trattative per riconoscere i diritti dei lavoratori, «altre giornate di sciopero seguiranno».
|