E il ministro Giulio Tremonti fa scuola anche da questa parte della frontiera. Alle prese con vincoli di bilancio molto stretti e stupidi, il nostro s’inventò un modo per aggirarli: la costituzione di due società per azioni denominate emblematicamente “Patrimonio Spa” e “Infrastrutture Spa”. La prima servirà ad impegnare beni del demanio pubblico e raccogliere capitali per finanziare le grandi opere (l’inutile ponte sullo Stretto di Messina), che realizzerà con la “Infrastrutture Spa”. Un modo fantasioso per evitare la tagliola dei parametri di Maastricht. Una soluzione analoga l’ha studiata anche la commissione dei trasporti del Consiglio nazionale. Nel suo controprogetto all'iniziativa Avanti ha deciso d’includervi anche il raddoppio della galleria del San Gottardo (il nostro ponte di Messina). Il finanziamento di quest’ultima sarà possibile grazie alla creazione di un fondo stradale autonomo dal bilancio federale. Un modo per aggirare i nostri parametri di Mastricht che si chiamano “freno all’indebitamento”. Come si dice, tutto il mondo è paese. |