Il passaggio da un anno all’altro, è l’occasione per fare dei buoni propositi. La salute è un bene prezioso e gli auguri formulati in vista del nuovo anno lo dimostrano chiaramente: salute e felicità, ecco ciò che i vostri amici vi augurano il più delle volte. In effetti la vita sicuramente perde del suo sapore quando si ha sempre mal di schiena, quando non ci si può muovere, sollevare, quando si ha mal di testa… Alcune decisioni riguardanti la tutela della vostra salute non giungeranno dunque a sproposito. Alcune regole elementari d’igiene di vita: un po’ più di sport, un po’ meno abbuffate e consumo di prodotti «di piacere» – sigarette, vino, caffè – … ciascuno e ciascuna sa come dovrebbe vivere per essere in miglior forma. Ciascuno sa tuttavia intuitivamente anche perché le decisioni restano spesso dei pii voti: l’origine dei mali non dev’essere cercata nella vita privata, ma nella vita professionale, e gli sforzi intrapresi avranno un impatto limitato se non cambia niente al lavoro. Lo stress che non si riesce più ad eliminare, le insoddisfazioni e le frustrazioni che si accumulano, le correnti d’aria inevitabili, i carichi troppo pesanti da spostare, il lavoro supplementare che non si può rifiutare… ognuno ha una sua personale lista di danni contro cui si sente impotente… e questa stessa impotenza è causa di sofferenza e malattia. Scegliete dunque delle soluzioni che contribuiscano effettivamente al miglioramento della vostra qualità di vita e al miglioramento della vostra salute… Il resto – migliore igiene di vita – verrà di conseguenza. Il vostro lavoro ha un’influenza su tutta la vostra vita, cambiate allora le vostre condizioni di lavoro! Le condizioni di lavoro sono in generale simili per le salariate/salariati di una stessa impresa. Uno dei propositi del nuovo anno potrebbe essere, per esempio, quello di discutere più a fondo e in modo più sistematico con i colleghi di queste condizioni di lavoro, di parlare dei problemi che voi incontrate e di vedere ciò che può essere cambiato. Un altro proposito potrebbe essere quello di non tenere più conto soltanto dei bisogni dell’impresa, ma anche dei vostri bisogni e di quelli della vostra famiglia. Potreste anche decidere di riprendere contatto con il vostro sindacato e chiedere il suo sostegno… L’isolamento nel quale siamo tutti più o meno confinati, un po’ perché lo vogliamo, ma soprattutto perché serve alla politica del padrone, non permette di lottare contro i mali collettivi di cui soffriamo… Uscire da questo isolamento, per cercare con i colleghi delle soluzioni, per imporre dei cambiamenti… ecco i propositi che vi suggeriamo per il 2002 e saremo con voi per renderli possibili.

Pubblicato il 

18.01.02

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