Un'Unione anche per la Svizzera

In Italia, per la prima volta, l’intero centrosinistra si ritrova unito ad affrontare una elezione politica, quella del 2006, sotto un’unica bandiera, quella de L’Unione. E, sempre per la prima volta, il centrosinistra, ovvero L’Unione, ha scelto il metodo certamente democratico delle così dette “primarie”, sia pure rielaborato all’italiana, per scegliere chi sarà nel 2006 il candidato ufficiale de L’Unione per la presidenza del consiglio qualora il centrosinistra, come spera, riesca a battere la Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi. Primarie che si terranno domenica prossima 16 dicembre. È, pertanto, positivo che da parte dei dirigenti nazionali de L’Unione si sia deciso che le primarie si tengano anche all’estero perché è fondamentale che anche gli italiani nel mondo vengano messi in condizione di partecipare a questa scelta e possano dimostrare la propria presenza ed il proprio peso politico. Soprattutto a seguito della legge sul voto all’estero, introdotto dalla legge 459 del 2001, in base alla quale gli elettori italiani, iscritti alle Anagrafi degli Italiani Residenti all’Estero (Aire), potranno esprimere il loro voto per corrispondenza, nel 2006, per eleggere i diciotto parlamentari della Circoscrizione Estero. Proprio in prospettiva delle primarie e delle elezioni del 2006 e di future iniziative politiche unitarie, le organizzazioni politiche e le associazioni italiane in Svizzera che si riconoscono nel centrosinistra (Democratici di Sinistra, Margherita, Federazione Socialista, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Fcli, Acli, Uim, Solidarietà e Progresso) hanno quindi deciso di dar vita a L’Unione anche nella Confederazione come sta avvenendo in molti altri Paesi nel mondo. L’assemblea costituente elvetica è avvenuta domenica scorsa a Berna alla presenza di circa duecento attivisti e militanti provenienti da ogni parte della Svizzera, dei membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie) eletti in Svizzera e di due parlamentari provenienti dall’Italia in rappresentanza del comitato nazionale de L’Unione. Come in Italia, anche a Berna, in questa prima assemblea de L’Unione dagli interventi degli organizzatori e dal dibattito che ne è seguito è emerso chiaramente un ampio sostegno a Romano Prodi come candidato premier da opporre a Silvio Berlusconi nelle prossime elezioni, nonostante le altre autorevoli candidature di Fausto Bertinotti (Rifondazione Comunista), Oliviero Diliberto (Comunisti Italiani), Antonio Di Pietro (Italia dei valori), Clemente Mastella (Udeur), Simona Panzini (autodefinitasi “Senza volto” per i no global) e Ivan Scalfarotto (un manager indipendente residente a Londra). Infatti, come affermato anche dal segretario dei Ds, Piero Fassino, nel suo appello al voto, Romano Prodi è ritenuto l’uomo che meglio di ogni altro ha la forza e la capacità di guidare l’Italia fuori dalla palude nella quale è sprofondata durante questo governo della Destra che sarà ricordato essenzialmente per le leggi ad personam approvate per salvare dalle maglie della giustizia il premier Berlusconi ed i suoi amici di merenda. L’assemblea ha, poi, dedicato buona parte dei lavori nel definire l’organizzazione delle primarie di domenica prossima che, grazie all’impegno delle organizzazioni promotrici, di centinaia di militanti ed alla collaborazione di molte strutture associative e sindacali, potranno tenersi anche in tutta la Svizzera in ben 70 località dalle ore 10 alle 18. Per votare gli interessati dovranno recarsi al seggio elettorale più vicino muniti di un documento di identità italiano e sottoscrivere il progetto de L’Unione.

Pubblicato il

14.09.2005 13:00
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