Sindacato

In vista del Congresso regionale ordinario di Unia Ticino e Moesa del prossimo 26 ottobre, chiamato tra l’altro ad eleggere un nuovo Segretario regionale al posto di Enrico Borelli (che dal 2020 assumerà la co-conduzione della Regione di Zurigo e Sciaffusa), la competente commissione elettorale interna (prevista dagli Statuti di Unia) propone quale candidato il collega Giangiorgio Gargantini, attualmente cosegretario della Sezione Sottoceneri e responsabile del settore terziario.

«Siamo convinti che Gargantini abbia tutte le qualità professionali e umane per garantire da un lato continuità ed efficacia alla nostra azione sindacale e dall’altro il necessario rinnovamento», spiega il presidente regionale Mario Bertana, che ha partecipato ai lavori della Commissione unitamente ai rappresentanti delle Sezioni Sotto- e Sopraceneri Giampiero Rigozzi e Filippo Bonavena, alla presidente nazionale Vania Alleva, al responsabile della Regione Aldo Ferrari e al responsabile nazionale del personale.


La commissione, confessa Bertana, «ha avuto un compito difficile perché era chiamata a operare una scelta tra persone abili, competenti e che vogliono bene al sindacato e ai lavoratori. Dopo un’attenta valutazione delle candidature (per cui ci siamo anche serviti del parere di un’agenzia specializzata), abbiamo ritenuto di proporre al Congresso il nome di Gargantini, che siamo convinti rappresenti una scelta nell’interesse attuale e futuro dell’organizzazione».


Si tratta dunque al tempo stesso di garantire continuità e rinnovamento?
In un certo senso sì, perché da un lato il nuovo segretario si troverà a lavorare con una “squadra” rodata, vincente e che già conosce, ma dall’altro potrà portare nuove idee e nuovi stimoli. Ed è anche giusto che sia così, un po’ come nel calcio dove ogni allenatore applica il suo modulo.

Giangiorgio Gargantini, 43 anni, originario di Lugano, di formazione storico e una quindicina d’anni di attività sindacale alle spalle, lavora per Unia Ticino e Moesa dal 2014 e attualmente è responsabile del settore terziario e cosegretario della sezione Sottoceneri. All’indomani della designazione da parte della Commissione, area lo ha incontrato per una chiacchierata.


«Ho una grande voglia di mettermi a piena disposizione del sindacato e di portare avanti con determinazione le giuste lotte per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che conduciamo da molti anni», afferma Gargantini dicendosi «felice» per l’indicazione a suo favore data dalla commissione elettorale ed «entusiasta» di potersi confrontare nelle prossime settimane e durante il congresso con la base del sindacato chiamata a prendere la decisione finale. All’appuntamento del 26 ottobre intende avvicinarsi «con grande umiltà e rispetto», ci spiega. «Spero di confrontarmi con il più gran numero possibile di lavoratrici, lavoratori e sindacalisti. Un esercizio a cui personalmente attribuisco un grande valore, perché l’esperienza mi insegna che nel sindacato ogni occasione di dibattito e di confronto rappresenta un’opportunità di crescita, personale e collettiva».


«Al Congresso – prosegue Gargantini – discuteremo i documenti programmatici scaturiti dal lavoro collettivo portato avanti nei mesi scorsi e che in qualche modo fanno una radiografia dei problemi da affrontare nei prossimi anni, ma naturalmente spetterà ai delegati, massima espressione democratica della nostra organizzazione, confermare o correggere le priorità e le possibili soluzioni che sono state individuate nella fase preparatoria». Ascolto e confronto sono insomma le “parole d’ordine” con cui Gargantini vuole prepararsi all’esame del Congresso regionale.


Quali sono le sfide più urgenti per il sindacato?
La prima vera sfida sarà quella di applicare le decisioni che saranno prese al congresso. In linea generale, il sindacato dovrà poi sicuramente attrezzarsi meglio per fronteggiare i problemi legati alle nuove forme di lavoro e per quanto riguarda la nostra realtà in particolare vi è la questione della parità di genere: dobbiamo fare di tutto per dare seguito alle rivendicazioni alla base dello storico sciopero delle donne dello scorso 14 giugno.
Il legame con il sindacato come nasce?
Sono “figlio” dei movimenti contro la globalizzazione, per il diritto alla casa, contro le guerre, per il riconoscimento dei sans-papiers. Partecipandovi sono entrato in contatto con il mondo sindacale che condivide le medesime battaglie. Le numerose esperienze di lavoro precario che hanno accompagnato il periodo degli studi mi hanno infine convinto della necessità di fare della lotta sindacale una delle priorità della mia vita, per cui al termine degli studi è stato quasi naturale andare a lavorare per un sindacato, il Sindacato interprofessionale di Ginevra per cui ho operato una decina d’anni prima di rientrare in Ticino per lavorare a Unia.


Se il Congresso confermerà l’indicazione della commissione elettorale, Gargantini entrerà in carica il 1° gennaio 2020, subentrando a Enrico Borelli che a partire dalla stessa data assumerà la funzione di cosegretario nella Regione di Zurigo e Sciaffusa.

Pubblicato il 

25.09.19
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