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«Quanto succede in Ticino è inimmaginabile nel resto del Paese. Dopo la laurea al Politecnico di Losanna, sono rimasta a lavorare in Romandia qualche anno. Ho poi voluto rientrare in Ticino, e sono rimasta scandalizzata da quanto la situazione fosse tanto grave e assurda». Una testimonianza raccolta giovedì che riassume il contesto del mercato del lavoro cantonale per ingegneri e architetti. I sindacati hanno promosso un sondaggio a cui hanno risposto quasi un centinaio di architetti, 24 ingegneri e un disegnatore. La metà dichiara di percepire meno di 3.500 franchi e ben il 24% tra 1.500-2.500 franchi, di cui pochi sono contratti di stage.
Per far emergere il degrado di una professione accademica oggi svalutata dall’agire speculativo di certi studi, anche rinomati, servono le testimonianze degli sfruttati.
Area è volentieri a disposizione per raccontarle, proteggendo la fonte e pubblicando i nomi degli studi coinvolti, dopo le dovute verifiche giornalistiche. Non si tratta di incitare alla delazione, ma di sopperire a una carenza (purtroppo anche della statistica ufficiale, sempre in ritardo e parziale) della capacità di stilare una fotografia del mondo del lavoro attuale. Per contatti: info@areaonline.ch oppure via cartacea Area, Cp 5561, 6901 Lugano

Pubblicato il 

11.05.17