Quell'aumento non è un lusso

Rolls royce, Ferrari, Mercedes Pagoda e gli immancabili Sport Utility Vehicles (Suv) d'ogni genere. In una villa, c'è addirittura un garage coperto, dotato di sedici parcheggi, con i muri piastrellati, il parquet e l'aria condizionata per non sciupare le Rolls Royce che presto potranno stazionarvi. Non siamo a Beverly Hills, ma poco ci manca. Siamo nel comune Collina d'oro, una delle zone residenziali più esclusive della cintura luganese. Abitata nei tempi remoti da gente semplice dedita principalmente alle attività contadine, è oggi diventata, la meta di facoltosi stranieri e non per insediarsi nel ridente Ticino, razie alla sua invidiabile posizione. Ma in alcuni parcheggi, troviamo anche le modeste Fiat Panda, Uno e altre macchine di piccola-media cilindrata. Sono le auto di chi costruisce le lussuose ville; gli operai edili. Fa uno certo effetto il contrasto tra il lusso ostentato delle ville e i problemi quotidiani che raccontano i muratori per arrivare a fine mese. I 100 franchi mensili d'aumento richiesti nel settore dell'edilizia, appaiono quasi ridicoli di fronte alle Rolls'. Eppure non lo sono. Permetterebbero agli operai di recuperare quella parte di potere di acquisto che è andata persa in questi anni. Viaggio sui cantieri delle ville esclusive per capire lo stato d'animo dei lavoratori nell'imminenza della giornata di protesta sindacale del 20 marzo per il mancato aumento del 2007.

«Aumento edilizia, se non ora quando?» chiedevano le organizzazioni sindacali nell'autunno scorso in ragione del boom nelle costruzioni edili a livello nazionale. La trattativa  sull'aumento è naufragata per una posizione più ideologica che di contenuto da parte degli imprenditori svizzeri. La distanza tra la richiesta sindacale e l'offerta padronale era di poche decine di franchi. Trovare un accordo non sarebbe stato difficile. Ma il padronato voleva assolutamente dividere l'aumento in una parte generale, 50 franchi per tutti, e una da concedere individualmente solo agli operai "meritevoli". In Vallese la soluzione è stata trovata, così come nei cantieri Alptransit. 100 franchi per tutti, punto a capo. In Ticino, la sezione della Società svizzera impresari costruttori (Ssic) si è rifiutata di trovare un accordo, trincerandosi dietro la non soluzione adottata dalla loro centrale. Risultato: l'aumento negato nel settore dell'edilizia sta mettendo in pericolo la pace sui cantieri ticinesi. Il 20 marzo è prevista una giornata di azioni sindacali per ottenere l'aumento di 100 franchi per tutti. I sindacati hanno ormai messo in moto "la macchina" per discutere con gli operai la modalità, la partecipazione e la conduzione della giornata di lotta.
Per capirne di più, siamo andati a verificare sui posti di lavoro lo stato d'animo dei muratori. Considerato il boom edile, vi è solo l'imbarazzo della scelta tra i numerosi cantieri. Abbiamo optato per Collina d'oro, una tra le zone più esclusive di Lugano. Una parte importante dei residenti non conosce le difficoltà economiche per arrivare a fine mese che conoscono i muratori e i manovali. A loro i 100 franchi mensili d'aumento non modificherebbero in alcun modo il tenore di vita. Mentre potrebbero essere una boccata d'ossigeno per chi gli sta costruendo la villa. In una società in cui i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri lo sono sempre di più, fa effetto constatare con i propri occhi questo divario. Quando si arriva in zona, ci si rende velocemente conto dello standard di vita dei facoltosi residenti. Ferrari gialla con la capote aperta, Mercedes di grande cilindrata, Suv americani d'ogni genere circolano per le strade della Collina d'oro con una frequenza molto più alta che in altre zone della città. Arriviamo in un primo cantiere, situato nei pressi dell'hotel più lussuoso del Luganese; il Principe Leopoldo. Breve presentazione , poi la domanda: l'aumento l'avete ricevuto? «Proprio oggi è arrivata la busta paga di febbraio. Niente, nessun aumento. Bisogna scioperare per avere il giusto. Il 20 marzo gli faremo capire che non stiamo scherzando". Sindacalisti ne vedete spesso? «Uno dell'Unia è stato qui mercoledì e poi anche venerdì. Ha detto che sarebbe ripassato questa settimana». (oggi è lunedì ndr.) Il sindacato è dunque molto presente. «Tutte le noste forze sono ora concentrate sull'edilizia. Sono stati mobilitati sui cantieri anche i funzionari che in genere si occupano di altri settori, quadri compresi» ci dice Matteo Pronzini, responsabile edilizia Unia Ticino e Moesa. Sindacato dunque sul piede di guerra.
Proseguiamo il giro dei cantieri. Restiamo in zona Collina d'oro, ma ci spostiamo sul versante della montagna che da sul golfo di Agno. Anche in questo cantiere, nessun aumento nella busta paga di febbraio. La casa, se così si può definirla, è una villa su più piani, molto grande. È stata ulteriormente ampliata, mantenendone però lo stile originario con cui era stata costruita molti decenni fa, probabilmente all'inizio del secolo scorso. Il bel giardino è grande, con piante di ogni genere, dalle provenienze esotiche. C'è anche un piccolo stagno. La vista è stupenda in questa soleggiata giornata primaverile.
L'umore degli operai è però meno "solare". «Continuiamo a lavorare a pieno regime, a ritmi sostenuti. E non vogliono darci l'aumento. Loro però ne fanno di soldi con tutte queste case che costruiamo». Sanno che le trattative sono fallite per la questione del merito e non sull'importo. Cosa ne pensate dell'aumento al merito? «Di merito non se ne deve nemmeno parlare. Chi lo stabilisce il merito? Merito perché vai a lavorare sotto l'acqua, perchè te ne stai zitto e non chiedi quanto è giusto?». Interviene anche il capo cantiere. «Per noi capi sarebbe un disastro. Già adesso è dura gestire una squadra. Se poi uno riceve l'aumento e l'altro no, la colpa la danno a me. E nascono le liti. Alla fine poi lavoriamo tutti male perché non c'è più lo spirito di squadra sul cantiere. Nel nostro lavoro invece è fondamentale andar d'accordo. A cercare di mettere a posto le cose, toccherebbe poi a me. Ma non sono mica uno psicologo io. Già adesso come capi siamo stressati, figurati con un salario al merito. Dai retta a me; l'aumento al merito farebbe solo danni».
Approfittiamo per dare un'occhiata alla villa. È praticamente pronta la piscina interna che si affaccia sul lago. «In quell'angolo c'era la sauna.  Ora che abbiamo finito, la rimetteranno» dice un operaio. Al piano superiore vi è una terrazza chiusa, poi un altro piano con terrazza aperta. Curiosando, finiamo nel garage. Lo stanno piastrellando e per terra ci metteranno il parquet. C'è anche l'aria condizionata nel garage. I posteggi saranno occupati dalle 8 Rolls Royce del proprietario di casa. «L'aria condizionata serve per le macchine. La temperatura e l'umidità devono sempre essere adeguate, altrimenti le auto si rovinano» ci spiega l'operaio. Certo che si trattano bene, facciamo osservare. «Bèh, i soldi ce li hanno e li fanno vedere. Da quando siamo qui però, neanche un caffé ci hanno offerto. Noi invece li abbiamo invitati ad una costinata che abbiamo preparato noi. Abbiamo allestito una tavolata enorme con i pannelli da cantiere, perché eravamo in tanti come operai nella prima fase dei lavori. È venuta la moglie del proprietario, la governante, il maggiordomo e la baby sitter». Chissà se almeno i domestici hanno ricevuto l'aumento nel 2007...

Pubblicato il

09.03.2007 03:30
Francesco Bonsaver
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