Lo scorso anno, Amnesty International ha analizzato la legislazione sullo stupro in vigore in 31 paesi europei e ha concluso che solo 8 paesi dispongono di leggi che definiscono le relazioni sessuali non consensuali come stupro.


La Svizzera fa parte dei paesi in cui la legge è la più retrograda. Sapete come è definito lo stupro nel Codice penale svizzero? È una definizione da Medioevo! Attualmente la penetrazione anale, orale o vaginale non consensuale non è considerata come violenza. L’autore deve «fare uso di minaccia o di violenza», «esercitare delle pressioni psicologiche» o ancora «rendere la persona inetta a resistere». Se non è stato utilizzato un mezzo di coercizione allora l’atto non viene considerato come un delitto. E questo anche se la vittima ha chiaramente detto “no”.


Numerosi paesi europei stanno modificando la legislazione. Nel 2018, l’Islanda e la Svezia sono diventate rispettivamente il settimo e ottavo paese d’Europa a adottare a definire lo stupro come un rapporto sessuale privo di consenso. Il governo spagnolo ha annunciato nel 2018 cambiamenti in questa direzione. In Portogallo un progetto di legge è attualmente esaminato dal Parlamento. E in Grecia il governo ha promosso una consultazione pubblica sulla definizione dello stupro nel codice penale attualmente in vigore nel paese.


Queste evoluzioni sono essenziali per mettere fine all’impunità di cui beneficiano gli autori di stupro. Ovunque nel mondo, decine di migliaia di donne subiscono delle violenze sessuali ma non le denunciano mai alla polizia. Nei pochi casi in cui le aggressioni sono denunciate, leggi obsolete e sistemi giudiziari segnati dai pregiudizi fanno sì che spesso gli autori rimangano impuniti.


In Norvegia la maggior parte delle denunce per stupro (75-80%) non sfocia in una condanna. In Danimarca solo 890 stupri sono stati segnalati nel 2017, anche se uno studio ha stimato il numero reale di violenze sessuali a 24.000. In Finlandia il numero di casi di violenza sessuale è stimato a 50.000. Nel 2017 però ci sono state solo 209 condanne per stupro.
Questo problema esiste anche in Svizzera. Nel 2018 la polizia ha registrato un totale di 1.291 infrazioni alla violazione dell’integrità sessuale (aggressioni sessuali e stupri). Ciononostante, il numero di consulenze nei centri di aiuto alle vittime in caso di violazione dell’integrità sessuale è decisamente più elevato, ovvero 4.269 consultazioni nel 2017. Questo significa anche che molti casi non vengono denunciati alla polizia.
È urgente che la Svizzera segua l’esempio dei paesi europei che modificano la propria legislazione e che anche nel nostro paese siano messe in atto le misure necessarie per far sì che le violenze sessuali nei confronti delle donne non siano più negate o tollerate implicitamente.

Pubblicato il 

17.04.19
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